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Economia Villafranca di Verona / Viale Postumia

Il Comune di Villafranca corre in aiuto dei dipendenti in difficoltà del Gruppo Tosoni

In molti non ricevono uno stipendio da febbraio e alcuni si sono licenziati, rinunciando così ad un contratto, pur di avere l'entrata fissa della disoccupazione

Sono molti i lavoratori del gruppo Tosoni a trovarsi in difficoltà finanziarie a causa della crisi che ha colpito l'azienda. 
Secondo quanto riporta il quotidiano L'Arena, c'è chi ha ricevuto lo sfratto perché non riesce a pagare l'affitto, chi non può pagare le bollette o la retta della scuola dei figli. Così avrebbero descritto la situazione i rappresentanti sindacali che mercoledì mattina si sono incontrati con il sindaco di Villafranca Mario Faccioli e parte della giunta comunale. Questo problema infatti tocca da vicino il Comune, visto che la ditta da lavoro a poco meno di 700 persone, molte delle quali risiedono nella zona o nei comuni limitrofi. 
Le difficoltà del gruppo durano da diverso tempo e il pagamento degli stipendi è in arretrato da mesi, come viene affermato sulle colonne de L'Arena: i dipendenti Saira hanno ricevuto un acconto del mese di marzo, quelli delle Officine Tosoni sono fermi a febbraio, mentre quelli della Cordioli hanno ricevuto solo un anticipo di febbraio. Una crisi che si sta sempre più spostando sempre più sul piano sociale, con centinaia di famiglia che rischiano di trovarsi in enormi difficoltà. 
"Noi un aiuto lo possiamo e lo vogliamo dare -  ha detto al giornalista de L'Arena il primo cittadino Faccioli - come stiamo facendo anche con i lavoratori di altre aziende in crisi. In che modo? Sostenendo quelli più in difficoltà nelle incombenze quotidiane, ad esempio rateizzando le bollette o le rette scolastiche dei figli, mediando con le banche nel caso di mutui o con i proprietari delle case nel caso di affitti". L'incontro di martedì è durato poco più di un'ora e in quel lasso di tempo il sindaco ha chiesto l'elenco dei lavoratori in difficoltà, così da poter interpellare le altre amministrazioni comunali interessate e trovare così un modo per intervenire in loro aiuto. Un tampone momentaneo, in attesa di conoscere i piani societari. I sindacalisti hanno affermato che un centinaio di lavoratori si sarebbero licenziati pur di avere così un'entrata sicura: la disoccupazione. 
Sempre ai microfoni de L'Arena, il sindaco ha manifestato l'intenzione di organizzare un altro tavolo insieme alle sigle sindacali e al presidente Bruno Tosoni: "Solo conoscendo il piano industriale si possono dare delle sicurezze, ricreando quella fiducia venuta meno da parte dei lavoratori".
Stefano Zantedeschi della Fiom Cgil e Mauro Pozzerle della Fim Cisl si dicono preoccupati per il termine delle ferie, visto che le commesse arrivate sarebbero poche e questo non fa che avvicinare lo spettro della cassa integrazione. 

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