Calo dei passeggeri all'aeroporto Catullo: probabilmente confermati i licenziamenti
Sembra ormai certo che lo scalo di Villafranca non arriverà ai 3milioni di passeggeri nel 2015 e quindi il prossimo anno dovrebbero passare dalla cassa integrazione alla mobilità circa 49 dipendenti
Un -10,5% rispetto ai primi 5 mesi del 2014. I numeri confermano il continuo calo di passeggeri dell'Aeroporto Catullo di Villafranca, ormai agli ultimi posti tra gli scali italiani di una certa importanza. Come riporta il Corriere di Verona, peggio di Verona solo aeroporti minori come quello di Cuneo e quello di Montichiari, gestito per altro dal Catullo stesso. Tutto ciò rende più certa la messa in mobilità di quei 49 dipendenti ora in cassa integrazione straordinaria per tutto il 2015.
I numeri parlano chiaro, l'aereporto di Verona quest'anno non raggiungerà quota 3 milioni di passeggeri. Da gennaio a maggio, i passeggeri sono stati 819.458 e i mesi estivi non promettono un grande miglioramento. Secondo quanto riportato dal Corriere, a incidere potrebbero essere stati i tanti avvenimenti politici e di cronaca che hanno reso rischiosi i viaggi verso alcune mete servite dal Catullo. L'ultimo in ordine di tempo l'attentato terroristico sulla spiaggia di Sousse, in Tunisia, del 26 giugno.
Tuttavia, i conti semestrali segnano dei miglioramenti. Questo perchè l'ingresso come socio di Save, il polo che gestisce gli scali di Venezia e Treviso, ha permesso di azzerare quasi completamente l'indebitamento della Catullo Spa. Insieme al contenimento dei costi, tra cui la questione degli esuberi, ciò dovrebbe portare benefici al bilancio.
Nel frattempo si è in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci sulla sentenza del Tar di Brescia che aveva annullato la concessione dello scalo di Montichiari alla Catullo Spa. Se, come ci si aspetta, la sentenza verrà annullata, i piani industriali di Save coinvolgeranno non solo lo scalo veronese, ma anche quello bresciano.
