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Cronaca

Ubriaco al volante si d alla fuga. Arrestato

Manette anche ad un 47enne per lesioni aggravate e violazione di domicilio

Due gli arresti distinti dei carabinieri di Legnago nella scorsa notte. A finire in manette è stato il cittadino di origini nordafricane Hamid El Kachache, 32enne, residente a Cologna Veneta. L’uomo attorno a mmezzanotte, stava transitando nel centro di Ronco all’Adige dove la pattuglia dell'Arma stava effettuando un posto di controllo. All’alt imposto dai militari il cittadino marocchino ha dapprima rallentato, per poi accelerare improvvisamente e sfuggire al fermo. I militari si sono subito posti al suo inseguimento. Dopo poco, però, il fuggitivo ha perso il controllo dell’autovettura, una Peugeot 206 di proprietà di una cittadina extracomunitaria, andando a collidere con un guard rail e finendo poi la sua corsa in una strada senza uscita.

Il soggetto è apparso ai militari dell’Arma in evidente stato di ebbrezza alcolica, tanto da dover ricorrere anche alle cure sanitarie da parte dei sanitari dell’ospedale di Legnago. Nel corso degli accertamenti di polizia esperiti a suo carico è emersa la pendenza di un ordine cautelare che l’uomo doveva scontare in carcere per 4 anni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento restrittivo trae origine da un’attività d’indagine svolta dalle Fiamme Gialle di Vicenza nel corso del 2008, a seguito della quale il 32enne era stato colpito da un ordinanza di custodia, rendendosi da quel momento irreperibile presso la residenza.

In manette, ieri sera, è finito anche F.G., 47enne, di Cerea che martedì scorso aveva aggredito una donna, 60enne nella sua abitazione. L'allarme è stato lanciato dalla stessa vittima e sul posto sono giunti i militari della stazione di Gazzo Roncanova. L’uomo, ubriaco, ha materialmente sfondato la porta di casa della vicina per poi passare, inutilmente contrastato dalla propria moglie e dal cognato, alle vie di fatto picchiando la donna, che gli agenti di pattuglia hanno trovato in uno stato di forte agitazione e con il volto insanguinato. A muovere le mani dell'aggressore, secondo il racconto, sarebbero state futilità. Alla donna sono state portate le cure del caso da parte dei sanitari dell’ospedale di Legnago, dove è stata accompagnata da un’ambulanza del 118, che hanno riscontrata traumi ed abrasioni varie alla testa ed al volto, e una prognosi di 7 giorni. Per l’uomo sono scattate le manette con l’accusa di violazione di domicilio aggravata e lesioni personali. Nella mattinata di ieri è stato presentato in udienza direttissima dove l’arresto è stato convalidato e l’uomo rimesso in libertà.
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