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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Via Conegliano

Svaligia le auto in sosta e penetra di notte nel bar degli impianti: arrestato

Sono stati alcuni residenti della zona di via Conegliano, a Verona, ad avvisare il 113 nella notte tra domenica e lunedì, dopo aver sentito degli strani rumori provenire dall'area dei campi sportivi

Gli uomini della squadra volanti lo hanno colto sul fatto grazie ad alcune segnalazioni e ora attenderà in carcere l'inizio del processo a suo carico. 

Erano circa le 2.40 delle notte tra domenica e lunedì, quando alcuni residenti hanno sentito degli strani rumori provenire dalla zona degli impianti sportivi di via Conegliano, a Verona, nel quartiere di Porto San Pancrazio. Preoccupati, hanno quindi deciso di rivolgersi al 113, che ha inviato sul posto due pattuglie: arrivato sul posto, uno degli agenti ha puntato la luce di un faro sul bar notando una sagoma che si muoveva
Capito di essere stato scoperto, il ladro ha cercato la fuga ma nel frattempo l'altra volante si era diretta verso la seconda uscita, riuscendo così a fermarlo. Si trattatava di un 25enne libico, che è stato trovato in possesso di un martelletto frangivetro e di una torcia, oltre a 2 paia di occhiali da sole firmati, 1 micro sim, 1 altoparlante e 1 chiavetta usb. Il ladro inoltre aveva le mani insanguinate e i poliziotti allora hanno deciso di compiere un controllo della zona per capire come si fosse ferito e da dove provenisse la refurtiva. Il 25enne infatti aveva messo a soqquadro il locale alla ricerca di denaro, dopo aver rotto una vetrata con un estintore per potervi entrare, e in precedenza aveva buttato giù il vetro di una Citroen C3 e di una C5, dalle quali ha prelevato la merce trovata poi in suo possesso. 

G.O. è stato quindi portato in questura, dove sono emersi anche tutti i precedenti specifici che aveva alle spalle, tra cui l'ultimo arresto per un fatto analogo avvenuto il 14 gennaio, aggravato anche dal tentativo di resistenza ai carabinieri. Sono stati convocati anche i proprietari delle auto danneggiate, i quali hanno riconosciuto gli oggetti di loro proprietà trovati nelle mani del libico, che sono poi stati restituiti ai legittimi padroni. 
Con l'accusa di tentato furto e furto aggravato, l'uomo lunedì mattina è stato condotto davanti al giudice, che ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare del carcere, in attesa del processo del 12 luglio. 

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