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Cronaca Centro storico / Piazza dei Signori

Partecipazione attiva alla sicurezza dei quartieri con il controllo di vicinato

Firmato il protocollo tra Prefettura e Comune di Verona. Cafagna: «Strutturato canale di ascolto diretto e semplificato tra cittadini, Comune, polizia locale e forze dell'ordine»

Questa mattina, 16 febbraio, il prefetto di Verona Donato Cafagna ed il sindaco di Verona Damiano Tommasi hanno sottoscritto il protocollo d'intesa sul controllo di vicinato. «Uno strumento utile - ha sottolineato il prefetto - che è finalizzato a stimolare la partecipazione attiva della cittadinanza sui temi della sicurezza urbana, strutturando un canale di ascolto diretto e semplificato verso il Comune, la polizia locale e le forze dell'ordine».

Tommasi, Cafagna e Petricca

Alla firma del protocollo erano presenti il questore Ivana Petricca, il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Novi, il comandante provinciale della guardia di finanza Vittorio Francavilla e l'assessore alla sicurezza del Comune di Verona Stefania Zivelonghi.

Attori del progetto sono i gruppi di vicinato. Sono cellule spontanee di cittadini che svolgeranno un’azione di mera osservazione di fenomeni non immediatamente riconducibili ad un’attività criminale, ma capaci di incidere sulla complessiva qualità della vita dei quartieri. All'interno di questi gruppi verranno designati dei coordinatori i quali verranno adeguatamente qualificati e formati. Infine, le forze di polizia statali e locali raccoglieranno e vaglieranno le segnalazioni dei gruppi.
Dal patrimonio informativo così raccolto potranno scaturire iniziative istituzionali diversificate a seconda della natura delle situazioni: opere di miglioramento e riqualificazione urbana; azioni di sostegno da parte dei servizi sociali comunali rispetto a casi di marginalità o disagio sociale; oppure interventi mirati delle forze dell'ordine nei casi di illegalità o di effettivo pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica.

Reati o fatti immediati ed urgenti attinenti alla sicurezza e all'incolumità delle persone continueranno a dover essere segnalate ai numeri di emergenza (112, 113 o, in caso di reati finanziari, il 117). E in nessun caso i cittadini coinvolti nei gruppi di vicinato potranno intraprendere iniziative personali. In questo senso, sono previsti momenti di informazione e formazione dei coordinatori dei gruppi di controllo di vicinato, organizzati a cura del Comune, con il contributo della polizia locale e delle forze dell'ordine.

«La percezione della sicurezza si alimenta e si rafforza anche attraverso modelli di prossimità che realizzano uno scambio bidirezionale di informazioni tra forze dell’ordine, polizia locale e cittadini, che diventano in questo modo non solo percettori passivi di misure, ma promotori di iniziative in grado di incidere positivamente sulla qualità della vita nel loro quartiere», ha concluso il prefetto.

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