Polizia locale e carabinieri all'ex Tiberghien: denunciati sei abusivi
Il blitz delle forze dell'ordine nel complesso di via Unità d'Italia, a Verona, si è svolto nella mattinata di mercoledì in seguito alla denuncia della proprietà e alle segnalazioni dei residenti
Erano stati visti scavalcare le recinzioni e mercoledì mattina sono stati sorpresi mentre ancora dormivano all’interno di uno degli immobili dell’Ex Tiberghien, a Verona.
Dopo alcune settimane di appostamenti, partiti in seguito alla denuncia della proprietà e alle segnalazioni dei residenti, Polizia locale e Carabinieri sono intervenuti alle prime luci del 26 maggio nel complesso di via Unità D’Italia, a un mese e mezzo di distanza dall’ultimo sgombero. Un blitz congiunto, al quale era presente anche l’Unità cinofila, che ha portato all’identificazione e denuncia di sei persone di origini nordafricane per occupazione abusiva e violazione delle norme di soggiorno in Italia: tre, infatti, erano privi di documenti e per loro è scattata immediatamente la fotosegnalazione. All’interno del fabbricato si erano creati una sorta di abitazione, con brande e coperte, scaffali che servivano da dispensa, tende oscuranti alle finestre.
Al termine dello sgombero, per evitare il ripetersi di altre occupazioni irregolari, la proprietà ha incaricato un’impresa edile di effettuare i lavori per bloccare gli accessi, come richiesto dall’Amministrazione comunale.
All’operazione erano presenti, oltre ad un ufficiale con 12 agenti di Polizia locale e due pattuglie dell’Arma dei Carabinieri, anche il sindaco Federico Sboarina e l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani.
«Nemmeno un cantiere in attività è un deterrente per tenere lontani gli abusivi – ha detto il sindaco -. Per questo i controlli sono costanti e per fortuna, vista la presenza dei lavori e dei residenti che segnalano, non si trasformano in aree abbandonate. Adesso servono interventi definitivi. Ecco perché abbiamo chiesto alla proprietà di mettere subito in sicurezza il complesso e di bloccarne gli accessi, affinché non ci siano altri ingressi abusivi o peggio chi ne approfitta per entrare e commettere reati. Quella di questa mattina è l’ennesima operazione fatta in area privata, a seguito di appostamenti e segnalazioni. A Verona non ci devono essere zone franche, le regole valgono dappertutto».
«Un’ulteriore azione di controllo e verifica del territorio, i nostri agenti sono impegnati costantemente per monitorare le aree più a rischio e verificare tutte le segnalazioni che arrivano – ha aggiunto Padovani -. Anche con l’Unità cinofila affinché le operazioni siano più efficaci possibili. E quella di oggi, effettuata di prima mattina proprio per cogliere in flagrante le persone che sapevamo entravano da giorni, ha portato ad identificare e fermare anche alcuni clandestini, privi di documenti».