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Cronaca Borgo Venezia / Corso Venezia

Prova a sfuggire in bicicletta alla pattuglia: spacciatore fermato con 6 grammi di cocaina

I carabinieri hanno notato un noto tossicodipendente che si aggirava nella zona della stazione di Porta Vescovo, quando poi è spuntato fuori un extracomunitario in bicicletta da località "Buso del gato"

Un'altra persona è stata arrestata dai carabinieri del Norm di Verona, in seguito all'attività di repressione del mercato di sostanze stupefacenti condotta in città. In particolar modo vengono tenute sotto controllo le zona di Veronetta e Porta Vescovo, dove spesso prolifera l'attività di spaccio di droga.
Così ieri sera, mentre stavano monitorando la zona delle stazione di Porta Vescovo, i militari si sono accorti della presenza di un tossicodipendente a loro noto: l'uomo si aggirava per la zona con fare piuttosto nervoso, come se fosse in preda ad una crisi d'astinenza. Gli uomini dell'Arma quindi hanno preferito controllare a distanza i suoi movimenti, fino a quando non lo vedono avvicinarsi ad un extracomunitario appena uscito da località "Buso del gato", che si trova nei pressi della stazione ferroviaria. Quest'ultimo però ha notato immediatamente la pattuglia e, a bordo della propria bicicletta, ha cercato la fuga dirigendosi verso viale Venezia. I carabinieri allora si sono lanciati all'inseguimento, raggiungendo in quattro e quattr'otto il fuggitivo, che allora ha deciso di tagliare loro la strada, costringendoli ad inchiodare per non investirlo, nel tentativo di fuggire sulla pista ciclabile. Ma gli uomini dell'Arma, prontamente scesi dal proprio veicolo, sono riusciti a bloccarlo prima che potesse prendere il largo, accorgendosi che nel mentre stava cercando di ingoiare qualcosa: obbligato a sputare quanto aveva in bocca, B.Z, tunisino classe 1981, ha consegnato loro 4 involucri di cocaina del peso complessivo di 6 grammi avvolti in un cellophane bianco. Dalla perquisizione della bici poi sono spuntate varie banconote per un valore complessivo di 60 euro, che gli sono state sequestrate perché ritenunte provente dell'attività di spaccio. 
Per il tunisino quindi sono scattate le manette per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Dagli accertamenti svolti presso la banca dati poi sono emersi i numerosi precedenti penali dell'uomo, che riguardavano i reati di furto, violenza e resitenza a pubblico ufficiale, oltre ad altri inerenti al mondo degli stupefacenti. 
Lo spacciatore quindi è comparso in mattinata davanti al giudice, che ha disposto per lui la misura cautelare dell'obbligo di firma, in attesa dell'udienza rinviata al 5 aprile. 

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