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Cronaca

Scandalo scommesse nel calcio, Corona fa anche il nome di Casale ma non risulta indagato

Il giocatore nato a Negrar e ora in forza alla Lazio, è stato tirato in ballo dall'ex re dei paparazzi insieme ad El Shaarawy e Gatti. Intanto l'ex di Novara, Torino ed Hellas, Taddei, sui social scrive: «Giocavo pure io e ricordo si tornava dalle trasferte e sul pulman controllavamo il fogliettino delle giocate»

Lo scandalo delle scommesse continua ad agitare il mondo del calcio. A rivelare i nomi, da alcuni giorni, è Fabrizio Corona, che nella serata di martedì era ospite su Rai Tre del programma "Avanti Popolo", condotto da Nunzia De Girolamo. Dopo i nomi arrivati nei giorni scorsi di Fagioli, Tonali, Zaniolo e Zalewski (che però sembra estraneo ai fatti), l'ex re dei paparazzi aveva promesso altre rivelazioni e prove, ma, come lui afferma, sarebbe stato censurtato. Per questo motivo è stato poi raggiunto da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia che gli ha consegnato il Tapiro d'Oro. E proprio all'inviato, Corona avrebbe detto i nomi di altri tre giocatori che a suo dire avrebbero il "vizio" delle scommesse:  Stephan El Shaarawy (Roma), Federico Gatti (Juventus) e il veronese Nicolò Casale (attualmente alla Lazio). 
Nessuno dei tre al momento risulta essere indagato e il legale del difensore laziale, Guido Furgiuele, con un comunicato riportato da Sportmediaset, ha negato il coinvolgimento del suo assistito, oltre a promettere di passare alle vie legali: «Nicolò Casale non ha mai scommesso su una competizione sportiva ed ha consacrato la sua vita sempre e solo all’impegno sportivo - si legge -. Ciò nonostante sono state messe in circolazione accuse infondate e calunniose sul suo coinvolgimento nell’inchiesta riguardante le scommesse nel mondo del calcio. Attesa la sua totale estraneità all’indagine ed ai fatti a cui si riferisce e la gravità delle accuse mosse nei suoi confronti, sporgeremo querela e perseguiremo in ogni sede giudiziaria gli autori della diffamazione e/o calunnia, nonché gli editori ed i responsabili dei canali d’informazione con cui siano divulgate tali illecite accuse. Ciò a tutela della sua immagine e della sua onorabilità»

Si è espresso sul tema, con un post su Facebook, anche Sergio Taddei, ex giocatore di Torino, Novara, Verona negli anni '70-'80, il quale ha scritto: «Eravamo agli albori del calcio scommesse le prime giocate i primi scandali. Giocavo pure io e ricordo si tornava dalle trasferte e sul pulman controllavamo il fogliettino delle giocate. Nessuno si scandalizzava anzi tutti a far commenti. Io e gli altri si giocava pure le partite nostre e per me è normale. Nessuno pensava che ci potesse essere del marcio. O penserete che giocando su di noi si giocasse a perdere. Chi pensa questo il marcio è lui».

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