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Cronaca Valverde / Piazza Arditi

Rissa in centro a Verona: la polizia rintraccia e denuncia due giovani

L'episodio era stato segnalato nel pomeriggio di giovedì 8 febbraio nei pressi di piazza Arditi

La questura di Verona ha comunicato che sono stati identificati dai poliziotti delle volanti entrambi i ragazzi, originari del Marocco, che si sarebbero resi protagonisti di «una zuffa» nella giornata di giovedì 8 febbraio, a ridosso del centro storico e più precisamente in piazza Arditi. A segnalare la furiosa lite, stando a quanto riportato dalla polizia, sarebbe stato un loro concittadino che avrebbe assistito alla scena e, intorno alle ore 16.15, avrebbe poi chiesto aiuto alla polizia. Di lì a pochi minuti, gli agenti fanno sapere di aver raggiunto il luogo dell’aggressione e di aver «intercettato uno dei due giovani coinvolti, un ventiquattrenne nato in Marocco, incensurato e regolarmente identificato tramite carta d’identità elettronica italiana, trovato a torso nudo, in evidente stato di agitazione e visibilmente ferito sulle mani, sul volto e sulla schiena».

Il ragazzo, secondo quanto riportato dalla questura, non avrebbe opposto resistenza e avrebbe «subito dichiarato di essere stato colpito con un fendente da un uomo di cui ha fornito la descrizione indicando, altresì, la direzione verso la quale questo si era allontanato». In quello stesso frangente, mentre i poliziotti di una delle pattuglie intervenute attendevano l’arrivo dell’ambulanza, gli agenti della centrale operativa della questura sono riusciti, visionando le immagini delle telecamere comunali posizionate in vicolo Volto San Luca, a ricostruire alcuni momenti dell’aggressione. Dalla questura spiegano che in tal modo i poliziotti sarebbero riusciti a distinguere «chiaramente il ventiquattrenne identificato», ma anche «un altro giovane la cui descrizione corrispondeva perfettamente a quella fornita dal ragazzo ferito ed un terzo soggetto, intervenuto nel tentativo di sedare la lite tra i due».

Dopo soli 15 minuti, gli operatori delle volanti che nel frattempo avevano esteso le ricerche fino a raggiungere Corso Porta Nuova, la stazione, via Guglielmo Marconi, via Daniele Manin, piazza Pradaval e piazza Renato Simoni, avrebbero riconosciuto, percorrendo vicolo Carmelitani Scalzi, il secondo ragazzo che sarebbe stato implicato nell'episodio, il quale sarebbe risultato «gravemente ferito alla testa». Il giovane, spiega la questura di Verona, sarebbe un «ventiquattrenne, nato in Marocco e pregiudicato per reati di varia natura», il quale avrebbe poi «dichiarato di essere stato aggredito da un suo coetaneo con un posacenere e di essere stato, dunque, costretto, per difendersi, ad accoltellare l’avversario con la lama di un taglierino del quale si era poi disfatto».

Entrambi i ragazzi, prosegue la nota della questura scaligera, dopo le cure prestate dal personale sanitario, mentre venivano accompagnati presso gli uffici di Lungadige Galtarossa, si sarebbero «accusati a vicenda senza fornire indicazioni sul motivo che aveva fatto scaturire la lite». Tutti e due, a quanto si apprende, sono pertanto stati «denunciati per il reato di lesioni aggravate». Uno di loro, ovvero il primo ad essere stato identificato, è stato inoltre «sanzionato amministrativamente in quanto trovato in possesso di una modica quantità di hashish». Stando a quanto viene riferito, nessun altro provvedimento è stato adottato dalla questura nei confronti dell’altro ragazzo che «sebbene censurato, è risultato essere titolare di Richiesta di Protezione Internazionale rilasciata dalla questura di Trento proprio ieri».

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