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Cronaca Peschiera del Garda / Via Marzan

Incastrato dalle immagini delle telecamere di un altro colpo: 63enne in carcere per la rapina in farmacia a Peschiera

L'uomo, residente nel Bresciano, sarebbe anche il responsabile di un altro reato, compiuto sempre a dicembre ma in provincia di Bergamo. Le indagini dei carabinieri avrebbero permesso di ricostruire i suoi movimenti e di identificarlo grazie ai sistemi di videosorveglianza

È stato individuato come il presunto responsabile della rapina a mano armata commessa ai danni della farmacia Ruzza, a Peschiera del Garda, lo scorso 11 dicembre. Al termine delle indagini che avrebbero permesso di raccogliere gravi indizi sulla sua colpevolezza, sono stati i carabinieri dell'aliquota operativa del Norm di Peschiera ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Verona, nei confronti del 63enne residente nel Bresciano nella mattinata del 19 febbraio. 

Le indagini

L'attività investigativa dei militari è partita dalle immagini dai sistemi di videosorveglianza presenti nelle immediate vicinanze della farmacia. Attraverso l'analisi dei filmati, le forze dell'ordine avrebbero appurato che il criminale, dopo la rapina, si è recato a piedi alla stazione di Peschiera, dove ha preso il treno. Successivi approfondimento avrebbero permesso di accertare che l'uomo sarebbe poi sceso allo scalo ferroviario di Brescia, dove è stato immortalato dalle telecamere, dal quale si è infine allontanato. 
Ampliate le indagini, i militari hanno accertato che il 16 dicembre in una farmacia di Grumello del Monte, in provincia di Bergamo, era stata messa a segno un’altra rapina aggravata con le stesse modalità, da un individuo che avrebbe avuto le stesse caratteristiche fisiche dell'autore di quella compiuta a Peschiera. Sono state dunque confrontate le immagini dei colpi, dalle quali sarebbe emerso che il responsabile sarebbe stato lo stesso, sia per i caratteri somatici, sia per l’abbigliamento indossato per entrambi i reati.
Grazie al sistema SARI, inserendo l’effigie fotografica del rapinatore di Grumello del Monte, sarebbe stato dunque identificato il 63enne, le cui caratteristiche fisiche coinciderebbero con quelle del colpo di Peschiera. Tramite mirati servizi di osservazione e l’esecuzione di un decreto di perquisizione, eseguito nei confronti del sospettato a gennaio presso la sua abitazione, sarebbero stati rinvenuti i due giubbotti usati per commettere le rapine, una replica di pistola Beretta 92 con tappo di colore rosso, e alcuni buoni sconto cartacei con l’intestazione della farmacia rapinata in provincia di Bergamo. 

Concordando con i risultati delle indagini dei carabinieri, la Procura scaligera ha richiesto una misura cautelare all’ufficio del gip del tribunale di Verona, il quale ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico del 63enne.
Arrestato, al termine delle formalità di rito l'uomo è stato condotto nella casa circondariale di Brescia a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

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