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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Michele / Via San Michele, 15

Porta cocaina al fidanzato in carcere, scoperta dalla polizia penitenziaria

La donna è stata denunciata a piede libero. Nello stesso giorno, un altro detenuto ha rotto un tavolo e le finestre della sua cella, appiccando poi un incendio

Giornata intensa, quella di ieri, 13 settembre, per la polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Montorio.

«Una donna ha tentato di introdurre un involucro contenente cocaina all'interno dell'istituto scaligero, dove si era recata per incontrare il fidanzato detenuto - ha denunciato Giovanni Vona, segretario per il Triveneto del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe - Prima di far ingresso all'interno della sala colloqui, è stata segnalata da un cane del distaccamento cinofili della polizia penitenziaria di Verona. L'involucro, occultato nelle parti intime, era destinato al compagno detenuto. La donna è stata denunciata a piede libero».
«Successivamente - prosegue Vona - un altro detenuto ha rotto un tavolo di legno e tutti i vetri delle finestre, appiccando poi un fuoco nella sua cella per futili motivi. La polizia penitenziaria ha spento subito le fiamme spegnere le fiamme e non è stato necessario evacuare la sezione detentiva».

Vona ha espresso solidarietà, vicinanza e apprezzamento ai poliziotti penitenziari di Verona e ha ricordato che «il Sappe denuncia da tempo che bisogna introdurre riforme efficaci per stemperare le costanti e crescenti tensioni nelle carceri». Ed anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha espresso vicinanza ai poliziotti di Verona ed ha evidenziato come e quanto sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale. «Le donne e gli uomini della polizia penitenziaria non possono continuare ad essere aggrediti o a trovarsi costantemente in situazioni di alta tensione - ha detto Capece - La situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Torniamo a chiedere restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi e la dotazione al personale del taser o, comunque, di uno strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti».

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