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Cronaca

Picchiava la sua ex, marocchino finisce in manette

L'uomo, irregolare senza permesso di soggiorno, ora detenuto al carcere di Montorio

Aveva sopportato per troppo tempo le violenze del suo compagno, che continuava a tormentarla anche dopo la loro rottura. Ora il suo incubo ha avuto fine. I Carabinieri di Legnago, nella mattina del 6 gennaio scorso, hanno tratto in arresto Mahdi Houmiri, marocchino senza permesso di soggiorno ed irregolare sul territorio per rapina ai danni di una giovane italiana residente nei pressi di Bevilacqua.

La ragazza, di circa 30 anni ed originaria della zona, aveva cominciato nell’estate scorsa una relazione con l'uomo e si erano conosciuti tra le province di Bergamo e Brescia dove entrambi vivevano. Ma poi la giovane aveva deciso di stabilirsi a Bevilacqua, assieme alla figlia di 5 anni avuta da una precedente relazione con un algerino. I rapporti si erano presto incrinati, a causa del carattere violento dell’uomo il quale, spesso su di giri a causa dell’alcool, ero solito alzarle le mani accusandola di condurre una vita, a suo dire, “immorale”.

La giovane non ha mai avuto la forza di denunciarlo e ha sopportato per diversi mesi quel carattere troppo violento e irascibile che la costringeva a privarsi anche delle cose più banali come, ad esempio, dell’uso del telefono cellulare.

Quando finalmente ha deciso di cacciarlo di casa e cambiare la serratura affinché lui non potesse più disturbarla, le violenze verso di lei sono aumentate fino a giungere al pomeriggio del 5 gennaio quanto, dopo averla seguita per tutto il pomeriggio, si presentato a casa pretendendo di entrare. Da lì le violenze si sono trasformate in botte, su più parti del corpo, persino calpestandola al ventre. Stanca di subire, la giovane ha chiamato il 112 per chiedere aiuto. Di li a poco, una pattuglia del Radiomobile interveniva presso la sua abitazione provvedendo a far giungere i soccorsi dell’ospedale di Legnago dove le è stato diagnosticato un trauma cranico minore. Intanto Houmiri si era dato alla fuga sottraendole con la forza le chiavi di casa. Immediatamente sono scattate le ricerche e i militarihanno predisposto una serie di servizi finalizzati al rintraccio del marocchino. Quando, nella mattina di venerdì scorso lo stesso è stato rintracciato che girava nei pressi della città di Legnago, sono scattate immediatamente le manette.

Sul conto dell’uomo, una volta accertata l’identità, sono emerse altre misure restrittive che erano state emesse dal Tribunale di Bergamo. Una di custodia cautelare in carcere del mese di luglio e un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso a dicembre a seguito di una condanna a circa due anni di reclusione, sempre dal tribunale di Bergamo, entrambe per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Una volta provveduto a notificare a suo carico questi ulteriori provvedimenti restrittivi, lo stesso è stato associato alla casa circondariale di Montorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che stamattina ha convalidato il fermo disponendone la custodia in carcere.

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