Ragazza morta sulla Transpolesana: il guidatore accusato di omicidio

Dopo la tragedia, l'orribile notizia che la vita di una ragazza di appena 17 anni è finita a causa di un banale incidente di ritorno da una festa di Halloween, ora è il momento della giustizia. Omicidio colposo. E' l'ipotesi di reato della quale dovrà rispondere il ventenne al volante della Renault Clio che si è schiantata sulla Transpolesana, all'altezza di Oppeano, la notte di Halloween. Un incidente nel quale ha perso la vita Caterina Deimichei, 17enne di Ala. Il giovane dovrà rispondere anche dell'accusa di lesioni colpose, visto che altri tre coetanei sono rimasti feriti gravemente nello schianto.

DOPO LO SCHIANTO - Si tratta di un atto dovuto da parte della procura, ma pur sempre un macigno per il ragazzo, sul quale, una volta trasportato in ospedale, sono stati effettuati esami sulle sue condizioni psico fisiche. Nel suo sangue si cercano eventuali tracce di alcool o droga. Sull'automobile che ha finito la sua corsa in un fossato, cinque giovani, tutti della zona di Ala/Rovereto che stavano tornando a casa dopo una serata passata allo Stargate di Castagnaro. Il giovane conducente ha fornito una prima ricostruzione agli agenti della Polstrada della sezione di Bardolino, intervenuto sul luogo dell'incidente. Avrebbe detto di aver perso improvvisamente il controllo della Clio dopo essere passato su una grande pozzanghera. La pioggia e l'alta velocità rimangono per ora le uniche ipotesi prese in considerazione dagli inquirenti. A pagare le conseguenze più gravi Caterina Deimichei, sbalzata fuori dall'auto di addirittura 30 metri, morendo sul colpo. Tra gli altri ragazzi, uno rischia la paralisi delle gambe, mentre un'altra passeggera è ancora in coma farmacologico.