rotate-mobile
Cronaca Via Apollo

Esame della patente con "l'aiutino" da 5 mila euro: fratelli denunciati. «Sanzioni insufficienti»

Due individui sarebbero stati scoperti dalla polizia locale di Verona, dopo aver superato la prova scritta grazie ad un suggeritore. Il comandante Luigi Altamura lancia un nuovo appello al Parlamento «perché venga approvata una norma che preveda sanzioni penali molto più severe»

È salito a 18 il numero di cittadini stranieri che da inizio anno hanno provato a superare l'esame scritto della patente a Verona, sfruttando sistemi tecnologici e la complicità di un suggeritore esterno ai locali della Motorizzazione. Questa volta però, spiegano dalla polizia locale scaligera, il colpo è doppio: sono stati individuati due fratelli di 24 e 26 anni, di nazionalità indiana. 
Il personale del Laboratorio Analisi Documentale del Comandi di via del Pontiere è oramai diventato un punto di riferimento per gli ispettori responsabili degli esami, grazie alla stretta collaborazione attuata da oltre due anni.

Lo schema utilizzato dai due fratelli, residenti in provincia, è leggermente diverso da altri casi simili. Gli agenti erano in aula, pronti a contrastare l'uso di apparecchiature elettroniche per superare la prova scritta, e hanno notato i due candidati dal modo in cui si sono posti di fronte alle postazioni. Gli accertamenti non hanno portato alla luce telecamere addosso ai due cittadini indiani, ma un filo di colore rame che fuoriusciva dal collo della camicia dietro la nuca e che proseguiva verso il canale uditivo sinistro, dove sarebbe stato notato un piccolo auricolare di colore nero parzialmente nascosto. All'interno della cintura, nella parte interna dei pantaloni, è stato invece rinvenuto un mini cellulare acceso collegato all'auricolare. Le domande sarebbero state lette dalla voce-guida della postazione e il suggeritore, che si trovava in ascolto tramite il cellulare all'esterno, avrebbe così potuto fornire le risposte corrette. Ed infatti entrambi gli individui avevano appena superato l'esame. 

Il cavo scoperto sarebbe stato incollato ai capelli e, una volta scoperti, i due fratelli avrebbero provveduto in autonomia a staccarlo, dopodiché sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per falsità ideologica e per la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli abilitanti

L'organizzazione criminale che fornisce gli apparati e il supporto è particolarmente ramificata, spiegano dalla polizia locale, e ha molti clienti in diverse regioni italiane: i fermati hanno dichiarato agli agenti del LAD di aver pagato ben 5 mila euro per avere l'"aiutino".

«Le sanzioni penali sono ormai palesemente insufficienti a contrastare il fenomeno - dichiara il comandante Luigi Altamura - che nasconde un vero e proprio mercato illegale, con tariffe che aumentano, a favore di vere e proprie organizzazioni criminali. Lancio l'ennesimo appello al Parlamento perché venga approvata una norma che preveda sanzioni penali molto più severe, magari inserendolo nel disegno di legge che sarà in discussione nelle prossime settimane alla Camera dei Deputati, per rispondere ad un fenomeno che non conosce diminuzione neppure in piena estate e che soprattutto mette a repentaglio la sicurezza stradale, con centinaia di conducenti che non hanno mai frequentato un corso di preparazione agli esami per il conseguimento della patente e che non conoscono alcuna norma del codice della strada».

Plauso dall'assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi che evidenzia «una particolare professionalità da parte degli agenti del Laboratorio Analisi Documentale, punto di riferimento per la Motorizzazione Civile ma anche per molti comandi polizia locale e per le altre forze dell'ordine. La nostra attenzione a questi fenomeni va nella direzione della tutela della legalità e anche di quanti vengono indirizzati a pratiche illecite nell’illusione di percorsi facilitati».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Esame della patente con "l'aiutino" da 5 mila euro: fratelli denunciati. «Sanzioni insufficienti»

VeronaSera è in caricamento