Coltivazione di marijuana scoperta in Valpolicella: 21 piante sequestrate e 56enne denunciato
Grazie ad un servizio di osservazione, i carabinieri avrebbero individuato due aree boschive dove venivano coltivate le piante e l'uomo che le curava, il quale ne aveva altre messe ad essiccare in un capanno degli attrezzi e a casa ne aveva altre tre in vaso
Una fiorente piantagione di cannabis è stata individuata giovedì dai carabinieri di Negrar di Valpolicella, che hanno denunciato in stato di libertà l'uomo di 56 anni che la curava.
Dall'Arma riferiscono che nei giorni scorsi l'attenzione dei militari era stata attirata da un trattore che, in tempo di vendemmia, era stato notato percorrere sentieri sulle alture di Marano di Valpolicella lontani da qualsiasi vigneto.
Così giovedì è stato messo in piedi un apposito servizio di osservazione, che avrebbe consentito ai carabinieri di individuare, in una zona boschiva raggiunta a piedi dal conducente del trattore, due aree distinte, in ognuna delle quali sorgevano quattro rigogliose piante di cannabis, alte quasi due metri. A quel punto il 56enne, tornato in un terreno di proprietà, è stato raggiunto dagli operatori in prossimità di un fabbricato utilizzato come deposito degli attrezzi dove, dopo aver ammesso di coltivare marijuana, avrebbe consegnato loro due barattoli in vetro che custodiva all’interno della struttura, contenenti complessivamente 60 grammi di infiorescenze di marijuana, oltre a 7 piante di cannabis, alte circa 80 centimetri, appese alle travi del soffitto e già in fase di essiccazione. Dopodiché avrebbe riaccompagnato i carabinieri nell'area boschiva scovata in precedenza, dove ha confermato di essere lui a curare le piante di cannabis presenti.
È stato infine accompagnato presso la propria abitazione in Valpolicella, dove sarebbbero state rinvenute altre piante, questa volta in vaso, nel terreno retrostante.
In tutto sarebbero 21 le piante di cannabis cariche di infiorescenze sequestrate dai militari, che hanno provveduto ad estirpare quelle in terra. Il 56enne è stato infine deferito per coltivazione di stupefacenti all'autorità giudiziaria di Verona, che dovrà ora accertare l’eventuale finalità di spaccio della piantagione.
