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Cronaca Borgo Nuovo / Via Luigi Galvani

Fuori di sé, si era barricato in casa con la compagna legata: decisivo il lavoro della polizia

Avrebbe minacciato di uccidere la ragazza, che non sarebbe stato in grado di riconoscere. Sono stati momenti di alta tensione quelli vissuti lunedì in via Galvani, a Verona, dove si erano dirette le volanti della questura dopo le segnalazioni dei vicini

Tratto in arresto con l'accusa di sequestro di persona, nella mattinata di martedì era atteso dall'udienza di convalida. Si tratta del giovane classe 2003, di professione idraulico, protagonista lunedì della situazione ad alta tensione creatasi al civico 10 di via Galvani, nel quartiere di Borgo Nuovo a Verona, dove sono intervenuti gli uomini delle volanti della questura di Verona ed i vigili del fuoco. 

A lanciare l'allarme sono stati i vicini, dopo aver udito le urla del giovane, che avrebbe origini albanesi e documenti della Grecia, e della sua compagna, una ragazza di origine sudamericana. Per motivi ancora non chiari, il ventenne avrebbe dato in escandescenza contro la ragazza, alla quale avrebbe legato le mani con dei cavi elettrici, impedendole così di difendersi. Minacce e parole senza senso avrebbe gridato nei suoi confronti mentre brandiva oggetti contundenti, facendole temere per la propria vita: le avrebbe detto che era una sconosciuta entrata in casa per assassinare la sua compagna e che dunque le sarebbe toccata la medesima sorte. 
Entrambi si sarebbero messi ad urlare, la vittima nella speranza che qualcuno, udendo le sue grida, avrebbe avvisato i soccorsi. E così è stato. Sul posto sono giunte le volanti della questura, le quali sono state supportate dai vigili del fuoco. È partita così una lunga ed estenuante trattativa con il ventenne, nel tentativo di convincerlo ad aprire la porta, cui hanno preso parte anche i suoi zii, senza tuttavia ottenere i risultati sperati: il ragazzo infatti avrebbe detto di conoscerli e minacciato un gesto estremo se non se ne fossero andati. 

Alla fine un agente delle volanti è riuscito ad ottenere la fiducia del ragazzo, con i vigili del fuoco che hanno aiutato il personale della questura a calarsi dal tetto: c'è stato dunque un lieto fine, senza morti o feriti, al termine di una vicenda che avrebbe potuto avere conseguenze ben più tragiche. 
Il ventenne, in quelle fasi apparso come distante dalla realtà, è stato quindi ammanettato e portato nelle celle della questura, mentre la vittima è stata presa in carico dal personale del 118 per gli accertamenti del caso.

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