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Cronaca Lazise

Usciti in barca di sera sul Garda, si rompe il motore e sale la nebbia: recuperati dalla guardia costiera

I due diportisti partiti da Lazise avevano provato a lanciare un razzo rosso a paracadute, che però non sarebbe stato visto. Dopodiché hanno chiesto aiuto ad un amico, rimasto però bloccato ad un miglio dalla costa a causa della scarsa visibilità e tratto in salvo a sua volta

Usciti per un giro in notturna dal porto di Lazise con la propria imbarcazione nella serata di sabato, due diportisti italiani hanno visto la loro "gita" rovinata da un problema al motore, che li ha costretti a rimanere alla deriva nel basso Garda in attesa dei soccorsi. 

I due hanno lanciato un razzo rosso a paracadute, il quale però non sarebbe stato notato da nessuno a causa dell'arrivo di un fitto banco di nebbia, mentre un altro loro amico, contattato per raggiungerli con un secondo natante, si è dovuto fermare a circa 1 miglio dalla costa proprio a causa della mancanza di visibilità. I diportisti in difficoltà hanno dunque richiesto soccorso tramite il 1530, il numero di emergenze in mare e sul lago di Garda attivo h24, al quale ha risposto la sala operativa della guardia costiera di Salò, che coordina le operazioni SAR sull’intero bacino lacuale.

Si è così messa in moto l’unità di soccorso GCA58 che, coordinata dalla sala operativa, si è diretta verso le imbarcazioni in difficoltà, le quali si trovavano bloccate nel mezzo di una fittissima nebbia, utilizzando le strumentazioni radioelettriche di bordo (radar, cartografia elettronica, ais).

Raggiunta la prima imbarcazione alla deriva, l'equipaggio della guardia costiera l'ha affiancata e instradata verso la seconda unità da diporto. Una volta raggiunta quest’ultima, che aveva accusato problemi al motore, è stata presa a rimorchio e trasferita nel sorgitore più vicino di Pacengo di Lazise, dove entrambe le barche sono state assicurate all'ormeggio intorno alle ore 22. 

L'intervento scattato nella serata di sabato-2

A rendere particolarmente difficili le operazioni di assistenza e soccorso ci ha pensato la scarsissima visibilità, sotto i 5 metri, e la temperatura percepita, che si aggirava intorno agli zero gradi.
Alle attività di ricerca ha partecipato anche un’unità dei vigili del fuoco di Bardolino, in seguito alla richiesta formulata dalla sala operativa della guardia costiera di Salò al Comando provinciale di Verona.

Tutto bene è quel che finisce bene, ma dalla guardia costiera del Garda rilanciano il messaggio ai diportisti e ai fruitori del lago di non intraprendere navigazioni o attività soprattutto con condizioni meteo non favorevoli o di scarsa visibilità, che pregiudicano la sicurezza della navigazione e dei diportisti stessi, come in questo caso.
Soprattutto, in caso di emergenza, è fondamentale contattare la sala operativa della guardia costiera, tramite il 1530, senza richiedere a terzi assistenza, come avvenuto in questo caso, dove l’amico dei diportisti si è trovato anch’egli in difficoltà, richiendendo poi una doppia attività di soccorso. 

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