Trovato in possesso di 50 grammi di cocaina viene arrestato dalla polizia a Verona
L'uomo di 32 anni è stato prima fermato a bordo dell'auto, ma la perquisizione è poi proseguita anche nella sua abitazione
La questura di Verona fa sapere che nella mattinata di martedì 21 agosto, gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato un uomo che sarebbe stato «colto in flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio». Il soggetto in questione sarebbe infatti stato trovato in possesso di «50 grammi di cocaina». In base a quanto riferito dalla questura, si tratterebbe di un «trentaduenne albanese», fermato dagli agenti della squadra mobile «a seguito di mirati servizi di osservazione e pedinamento».
L’uomo, spiega sempre la nota della questura, sarebbe «pregiudicato per spaccio di stupefacenti» e in questo caso sarebbe stato fermato e perquisito a bordo di un'auto, giusto poco dopo essere uscito dalla sua abitazione. In questa circostanza il trentaduenne sarebbe quindi stato trovato in possesso di «due dosi termosaldate in cellophane del peso di 1,2 grammi di cocaina».
L’operazione condotta dagli agenti della questura di Verona è poi proseguita presso la stessa abitazione dell'uomo, dove i poliziotti riferiscono di aver trovato «ulteriori 5 dosi di cocaina preconfezionate per un peso di 3,25 grammi, un panetto della medesima sostanza del peso di 50 grammi, unitamente ad altri 20 grammi di polvere biancastra usata principalmente per "tagliare" la droga ed altri attrezzi utili a pesare e confezionare lo stupefacente».
Al termine degli accertamenti di rito, chiarisce quindi la nota della questura veronese, il giovane che risulterebbe «attualmente disoccupato», è stato arrestato ed associato presso le camere di sicurezza degli uffici di lungadige Galtarossa in attesa del processo per direttissima. L'udienza, in base a quanto si apprende, si è svolta nella mattina di martedì 22 agosto, all’esito della quale il giudice, dopo la convalida, ha sottoposto l’uomo alla misura cautelare degli «arresti domiciliari». La nota della questura di Verona, infine, precisa che «la responsabilità penale di ciascuno si considera accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile».
