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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Attacco hacker all'AOUI, si lavora per il ripristino. «Solidarietà all'azienda, ma il sistema va rivisto»

Altra giornata difficile quella di martedì per utenti e lavoratori dell'Azienda Ospedalieria Universitaria Integrata di Verona, dopo il cyberattacco di domenica notte. Nel frattempo si accende ancora la discussione sul sistema informatico

Inevitabili i disagi per gli utenti nella giornata di lunedì, in seguito all'attacco hacker che ha colpito l'Azienda Ospedalieria Universitaria Integrata di Verona. Come detto dal dg Callisto Bravi nel corso della conferenza stampa sul problema, il ripristino della piena operatività del sistema è previsto per la giornata di martedì, «per garantire la massima sicurezza, in coordinamento con il Garante della Privacy e della Polizia Postale». 
Grazie al nuovo sistema SIO, al centro di numerose polemiche per i problemi di funzionamento degli ultimi mesi, non ci sarebbe stata alcuna perdita di dati, hanno fatto sapere da AOUI, in quanto le cartelle cliniche «sono infatti custodite nel cloud, data center esterno, che non è stato in alcun modo compromesso». 
Per quanto riguarda la giornata di martedì, «tutti gli interventi e le visite ambulatoriali già prenotate verranno regolarmente effettuate. Anche l’attività dei Pronto Soccorso continuerà ad essere garantita, così come la piena operatività della Centrale Suem 118. Tuttavia - ha sottolineato il direttore generale - a causa dell’interruzione del sistema informatico, le refertazioni e gli esami devono essere compilati a mano allungando inevitabilmente i tempi di attesa. Per questo motivo, l’appello alla cittadinanza resta quello di recarsi ai Pronto Soccorso (Borgo Trento, Borgo Roma, Pediatrico, Ostetrico) solo per emergenze non procrastinabili e per le patologie maggiori».
Quella del 24 ottobre sarà dunque un'altra giornata difficile per chi dovrà recarsi nei presidi ospedalieri AUOI e pertanto la richiesta inoltrata ai cittadini è quella di prenotare nei prossimi giorni eventuali prestazioni non urgenti. Il sito dell'azienda infatti è ancora irraggiungibile nella mattinata di martedì.

Il cyiberattacco ha riacceso la discussione intorno al sistema informati che negli scorsi mesi ha provocato diversi disguidi per i dipendenti dell'Azienda Ospedaliera: «Solidarietà all’azienda e ai lavoratori e alle lavoratrici che in questo momento si trovano in prima fila nello sforzo di arginare i danni ai sistemi informatici prodotti dall’attacco hacker in corso da stanotte negli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, un fatto gravissimo che colpisce al cuore la nostra democrazia perché la sanità è una componente fondamentale della cosiddetta Costituzione materiale». Questa la nota diffusa dalle sigle sindacali veronesi Fp Cgil, Nursing Up e Fials, le quali chiedono un intervento per migliorare la qualità del lavoro del personale sanitario. 
«Allo stesso tempo rinnoviamo l’invito a riprendere la strada del confronto al fine di fornire soluzioni concrete ai cittadini oltre che ai lavoratori a fronte della drammatica situazione in cui versano gli ospedali di Borgo Trento e di Borgo Roma, dove l’attacco hacker ha infierito su una organizzazione già resa gravemente deficitaria a causa dei malfunzionamenti del nuovo sistema informatico Sio-Trakcare». 
I disguidi infatti non hanno causato problemi solamente agli utenti, ma anche ai lavoratori: «Operatori e sanitari sono costretti ad operare a mano senza avere accesso al sistema informatico. Le terapie aggiunte dalle ore 23 di lunedì sono andate perse. Nel corso della mattinata ogni unità ha ricevuto le procedure operative da seguire nel caso rimanesse il blocco informatico.
Prima dell’attacco informatico come organizzazione sindacali ragionavamo sulla impossibilità di processare tutti i campioni provenienti dal Centro Prelievi e da Anatomia Patologica. È un situazione grave e vergognosa di cui deve farsi carico l’amministrazione sanitaria e la politica responsabile della programmazione e delle scelte.
In questo momento è necessario andare oltre la caricatura della vertenza che la direzione ha cercato di disegnare: nessuna delle organizzazione sindacali scriventi è contro l’innovazione o l’informatizzazione, si chiede soltanto che l’innovazione funzioni e migliori il lavoro, e non che venga sperimentata sulla pelle di lavoratori e pazienti.
Quattro mesi di disagi ad oggi irrisolti , anzi aggravati dal nuovo evento dell’attacco informatico, portano legittimamente a pensare alla necessità di una profonda revisione del sistema anche e soprattutto in chiave di sicurezza», hanno concluso i sindacati.

«Vogliamo conoscere urgentemente le cause che hanno consentito l’attacco hacker al sistema informativo dell’AOUI di Verona e le eventuali ripercussioni sulla sicurezza dei dati degli utenti ovvero sul funzionamento del sistema. Non è possibile che, dopo il caso eclatante dell'Ulss 6 Euganea ed altri sul territorio, la Regione non riesca ad intervenire per alzare il livello di guardia». È la presa di posizione della consigliera regionale del PD Veneto, Anna Maria Bigon, che annuncia il deposito di una interrogazione all'assessore regionale alla Sanità, sottoscritta da tutti i consiglieri dem. «Dai vertici regionali devono rendere conto a noi ma soprattutto ai cittadini quali misure intendano introdurre per prevenire attacchi simili in futuro e tutelare la privacy dei cittadini. Siamo nel 2023 ma sembra davvero di stare all'anno zero».

«Il blocco dei siti è solo la punta dell’iceberg, che indica come ci sia un buco nella sicurezza informatica della Sanità Veneta e dell’Azienda Ospedaliera di Verona in particolare – in una nota la vicepresidente dei senatori Pd Beatrice Lorenzin –. Mi chiedo se, oltre al disservizio che si aggiunge alle già infinite liste d’attesa, i dati sensibili dei pazienti siano stati depredati dagli hacker.
A rimetterci sono sempre gli utenti e il personale, costretto a lavorare in emergenza – aggiunge –, per questo presenteremo un’interrogazione parlamentare in merito allo stato di sicurezza del sistema informatico della Sanità Veneta e delle altre regioni. Ricordo che digitalizzazione e interoperabilità sono tra gli obiettivi del PNRR, così come la sicurezza informatica dei dati e non solo».

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