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Carabinieri di Verona, una presenza costante: oltre 25mila reati perseguiti in un anno

Nel 207esimo anniversario della fondazione dell'Arma è stato fatto un bilancio consuntivo dell'attività svolta dal comando provinciale scaligero

Ieri mattina, 5 giugno, nella sede del comando provinciale di Verona, i carabinieri hanno festeggiato il 207esimo anniversario della fondazione dell'Arma. Anche a causa dell'emergenza sanitaria, la cerimonia è stata particolarmente sobria: la viceprefetto Francesca De Carlini ed il comandante provinciale dei carabinieri Pietro Carrozza hanno deposto una corona di fiori al monumento presente nel piazzale, in commemorazione dei caduti dell'Arma.
Con questa ricorrenza, tutti i carabinieri hanno riaffermato l'orgoglio di appartenere ad un'istituzione sempre vicina alle molteplici esigenze di sicurezza che provengono dalla collettività, in Italia e nelle missioni internazionali, con il sentimento deciso e convinto di continuare a mantenere alti e forti i principi di libertà, giustizia e di rispetto delle regole del vivere sociale.

Anniversario fondazione dell'Arma dei Carabinieri - Verona - 2021

La particolare ricorrenza è stata anche l'occasione per un bilancio consuntivo dell'attività svolta dal comando provinciale di Verona. I circa 900 carabinieri della provincia, con 25.062 reati perseguiti, hanno contrastato l'88.66% dei crimini totali. I carabinieri procedono dunque per oltre 3 reati su 4 di tutti quelli denunciati.
I militari dell'Arma di Verona hanno segnalato all'autorità giudiziaria 5.272 persone (in linea con l'anno precedente), 811 delle quali tratte in arresto. Il reato perseguito con sempre maggiore efficacia è stato il furto, per cui sono state denunciati a piede libero 424 individui e ne sono stati arrestati 122. E grazie a quest'opera di prevenzione, i furti hanno fatto registrare un calo del 17%.
Un ruolo di primo piano è rivestito costantemente dall’attività di contrasto allo spaccio ed al consumo delle sostanze stupefacenti, specie fra i più giovani: ben 93 le persone arrestate (+19%) e 105 quelle denunciate in stato di libertà, consentendo il sequestro di 490 chili totali di stupefacente (+70%), suddivisi in circa 32 chili di cocaina (+90%), 1 chilo di eroina, 94 chili di hashish (+89%) e 363 chili di altre sostanze psicotrope (+69%).
Particolare attenzione è stata dedicata alle truffe, specie quelle in danno di anziani, ed alle frodi informatiche: denunciate in tutto 520 persone e 1 quelle tratte in arresto.
Particolarmente incisivo il contributo fornito dalla sezione Investigazioni Scientifiche, che riveste un ruolo sempre più determinante nella risoluzione delle indagini: 422 fotosegnalamenti, 44 interventi per rilievi tecnici, 124 accertamenti dattiloscopici (di cui 48 hanno condotto all’identificazione di persone). E da questa sezione dipende anche il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti che, con 411 accertamenti chimici svolti su 1.330 reperti, ha effettuato 32.010 analisi per tutte le forze di polizia delle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia.
L’impegno profuso dall’Arma è evidente non solo dal punto di vista repressivo ma anche e soprattutto sul piano preventivo, del controllo del territorio: sono state eseguite 36.382 pattuglie e perlustrazioni che, con l'impiego di 72.656 militari, hanno consentito di controllare 181.230 persone (+7,49%) e 125.977 veicoli migliorando ancora il dato dell’anno precedente.
Nonostante le difficoltà derivanti dalla diffusione della pandemia, i carabinieri veronesi hanno continuato a garantire il proprio supporto alla popolazione ed alle amministrazioni comunali. Così come sono stati svolti incontri in videoconferenza con le scuole nell’ambito del progetto «Cultura della legalità» in favore degli studenti delle scuole elementari, medie e superiori; riconfermando il legame con gli istituti scolastici.
Inoltre, sono state tante le iniziative intraprese dall'Arma dei carabinieri per assistere le fasce più deboli e fragili della popolazione negli aspetti più delicati e sensibili della vita quotidiana. Tra questa si evidenzia il supporto fornito nelle procedure di prenotazione per la somministrazione del vaccino. Tutti i carabinieri hanno supportato la popolazione più anziana, con difficoltà di deambulazione o residenti nelle frazioni più isolate, nelle procedure di prenotazione online, attraverso richiesta del cittadino tramite chiamata al 112. Il personale dell'Arma si è recato presso le abitazioni dei richiedenti dove hanno perfezionato la procedura di prenotazione. Medesimo supporto è stato fornito alle persone più anziane in grado di raggiungere le varie caserme carabinieri. E ancora, la convenzione sottoscritta tra l'Arma e Poste Italiane ha permesso a tutti i cittadini dai 75 anni in su di delegare i carabinieri al ritiro della pensione. L'iniziativa ha consentito di evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio. E sempre in un contesto di supporto alla Nazione per sconfiggere la pandemia, anche in carabinieri di Verona sono stati chiamati a fornire il proprio contributo nei numerosi servizi di scorta ai mezzi che via terra hanno trasportato i vaccini destinati al Nordest Italia o in transito di quelli provenienti dal Nord Europa.
Infine, da segnalare anche il progetto «Cittadini Digitali» avviato in alcuni centri della penisola, tra cui Lazise, grazie al quale le persone anziane hanno seguito dei corsi di formazione nelle caserme dei carabinieri per imparare l'utilizzo di smartphone, pc e tablet.

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