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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Castagnaro / Via Stazione

Dopo aver accoltellato un connazionale, aveva cercato rifugio in una pizzeria dicendo di essere la vittima: arrestato

Le indagini dei carabinieri di Castagnaro sulla furibonda lite registrate nel Comune della Bassa veronese alla fine di maggio, hanno portato al fermo di un 23enne di origini marocchine

Era la fine di maggio, quando una furiosa lite tra due cittadini stranieri aveva creato sgomento a Castagnaro, con una persona accoltellata e insanguinata che era entrata in una pizzeria vicina alla stazione ferroviaria. Le indagini dei carabinieri locali presero subito il via e il 12 gennaio hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribuna di Verona, su richiesta della procura, arrestando un 23enne di origine marocchina con l'accusa di lesioni personali aggravate nei confronti di un connazionale 34enne, senza fissa dimora.
Il più anziano dei due è dunque la vittima dell'episodio avvenuto il 27 maggio, quando riportò una profonda e vistosa ferita da arma bianca, giudicata guaribile in trenta giorni. Anche il più giovane aveva dichiarato di essere l'aggredito, ma l'attività investigativa lo avrebbe smentito.  

I carabinieri di Castagnaro con il coltello utilizzato nell'aggressione-2

I carabinieri di Castagnaro, sotto le direttive della procura, si misero subito al lavoro per ricostruire l'episodio, nato da una discussione per futili motivi tra i due cittadini di origine nordafricana che vivono nel centro della Bassa. Gli accertamenti avrebbero permesso ai militari di raccogliere importanti elementi indiziari, di recuperare e sequestrare l’arma del delitto (un coltello da cucina lungo circa 33 centimetri), di identificare l'autore e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti: lo stesso 23enne aveva dichiarato di essere la vittima dell'aggressione e quella sera aveva trovato rifugio in una pizzeria della zona.  

Un quadro indiziario, quello messo insieme dai carabinieri, che ha consentito all'autorità giudiziaria scaligera di avanzare una richiesta di misura cautelare personale al gip, che ha accolto la tesi accusatoria ed emesso l’ordinanza. 
Al termine delle formalità di rito, l'arrestato è stato condotto nel carcere di Montorio a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

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