Covid, amore e sofferenza. Il virologo Trivedi dedica a Verona la poesia "The pandemic"
Omaggio poetico per chi ha perduto i suoi cari a causa del virus, ma anche un messaggio di speranza incarnato dalla città dell'amore. Sboarina: «Sarò felice di invitarlo a Verona»
Oltre sessant’anni d’amore spezzati dal Covid sembrano far impallidire persino l'emblema mondiale dell'amore travagliato, quello del mito di Giulietta e Romeo. Così, dalla penna di un inusuale poeta, il professore ordinario di Medicina di Laboratorio della Sapienza Università di Roma, il dottor Pankaj Trivedi, nasce la poesia "The Pandemic", dedicata alla città scaligera, simbolo d’amore, e soprattutto alla sua sofferenza nella pandemia.
Salvatore e Gianna, protagonisti del testo poetico, incarnano la vita, le speranze, la paura e la perdita, vissuta da tanti cittadini veronesi e non solo, nel lungo e travagliato anno pandemico appena trascorso. Salvatore non riesce a salvare la sua Gianna. Il Covid mette fine ad un amore che è durato più di 60 anni ma, come evidenziato dall’autore, non spegne nell’umanità la speranza nel futuro e l’attesa di una nuova rinascita. L’omaggio poetico, realizzato in lingua inglese in onore del drammaturgo e poeta William Shakespeare e dedicato a tutte le persone che hanno subito la perdita dei loro cari nella furia del Covid, è stato trasmesso in questi giorni dal dott. Trivedi al sindaco Sboarina.
«Un dono particolarmente apprezzato – sottolinea il sindaco –. Sono grato al dottor Trivedi per questa sua vicinanza alla nostra città e, soprattutto, per aver articolato in forma poetica le tante difficoltà e drammaticità attraversate durante la lunga pandemia. Un tempo oscuro, che ha dato nuove forme alle nostre fragilità umane, destabilizzando ogni nostra certezza e quotidiana sicurezza. L’amore travagliato di Giulietta e Romeo e, con esso, la città di Verona, divengono ancora una volta l’ispirazione per sentimenti di grande intensità, sia di gioia come di grande dolore. Quando saremo tutti in grado di poterci muovere, e compatibilmente con gli impegni scientifici internazionali del virologo, sarò felice di invitarlo a Verona. Chi apprezza la nostra città e la eleva a simbolo poetico, da noi è sempre benvenuto».
Il testo della poesia
Traduzione di Pankaj Trivedi
Nella città di Verona
un amore di più di sessanta anni,
può impallidire anche Giulietta e Romeo,
sta per essere distrutto dal Corona
Le nuvole annebbiano i polmoni di Gianna
La pioggia invece gli occhi di Salvatore
L’impaziente plastica aspetta
Che Gianna muoia
Singhiozzanti le campane,
la mano tremante di un soldato solitario dice Addio,
Il camion stanco porta via Gianna
Sotto il piangente cielo
Distrutto dal dolore
Salvatore implora struggente
Di lasciare Gianna per un’ultima volta respirare
nei fiori sulla tomba
La fragranza risorgente del suo amore