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Svastiche e messaggi contro Israele al monumento agli ex internati di Balconi

A pochi giorni dalla Giornata della Memoria, israeliani accusati di essere «peggio dei nazisti» per la guerra in Medio Oriente. Avviate le indagini per risalire ai responsabili del blitz

Un filo con appese una decina di bandierine naziste ed una busta perforata di plastica contenente un foglio su cui erano scritte violente parole contro Israele. Questo filo è stato trovato ieri, 23 gennaio, appeso al monumento agli ex internati dei lager nazisti di Balconi, frazione di Pescantina. Ad accorgersene è stato un uomo che ha scattatato una foto e l'ha pubblicata sul gruppo Facebook "Sei di Pescantina Se...".

Molto probabilmente, le bandiere con la svastica nera su cerchio bianco e fondo rosso erano state messe la notte precedente al ritrovamento. Così come il messaggio rivolto agli israeliani, accusati di «non aver imparato niente dalla Shoah» e di essere «peggio dei nazisti». Un blitz contro Israele per la guerra che si sta consumando in Medio Oriente, arrivato a pochi giorni dal Giorno della Memoria e in un monumento che ricorda i tanti deportati che, tornando a casa dopo la Seconda Guerra Mondiale, furono aiutati proprio a Pescantina dai volontari.

Un blitz che ha creato sdegno in paese e di cui sono stati informati i carabinieri, i quali ieri hanno rimosso le svastiche ed il foglio dal monumento ed hanno dato il via alle indagini per risalire ai responsabili. Indagini non facili vista l'assenza di telecamere di sorveglianza nella zona.

«Non si può tacere di fronte al grave fatto accaduto al monumento ex internati di Balconi di Pescantina - ha commentato la sezione locale di Fratelli d'Italia - Condanniamo nella maniera più ferma e sentita questo vile gesto che offende tutti noi come individui e scuote la nostra comunità pescantinese. Stringiamoci insieme in occasione della prossima Giornata della Memoria per non rimanere indifferenti di fronte a questi atti ignobili».
Ed anche il Partito Democratico veronese ha condannato l'azione ai danni del monumento di Balconi. «Qualsiasi parallelismo tra la Shoah e il conflitto israelo-palestinese è fuori dal mondo e fuori dal tempo denotando soltanto grave e forse irrimediabile ignoranza della storia - hanno commentato Franco Bonfante, segretario provinciale del PD, e Silvana Fadini, segretaria del Circolo PD di Pescantina - Del tutto arbitraria è anche la scelta del luogo, dal momento che il monumento celebra il ritorno in Italia, tra il 1945 e il 1947, di migliaia di internati militari, di deportati civili e lavoratori sfuggiti alla morte in Germania, che qui trovarono assistenza. Un gesto oltretutto vile che, a ridosso del Giorno della Memoria, non offende soltanto lo Stato ebraico ma tutti i perseguitati e la stessa Repubblica Italiana nata dalla lotta al nazifascismo. L’uso arbitrario e strumentale della memoria storica è un cancro della società contemporanea che dobbiamo combattere dal punto di vista politico e culturale perché finisce per sdoganare proprio l’antisemitismo e la xenofobia che sono stati alla base degli orrori del Novecento».

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