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Approvata revisione del Codice della Strada, fine delle multe seriali per la Ztl

Per la stessa violazione, un automobilista dovrà pagare una sola sanzione se le infrazioni passate non sono state contestate immediatamente e se le precedenti contravvenzioni non erano state notificate

Dopo l'approvazione del Senato, è arrivato nei giorni scorsi anche il via libera della Camera alla conversione in legge del cosiddetto Decreto Mims. Il Mims è il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, il quale attraverso questo provvedimento introduce novità che riguardano i trasporti, l'ambiente ed anche il Codice della Strada. «Con la conversione in legge del decreto, si rafforza ulteriormente il vasto insieme di riforme approvate negli ultimi 18 mesi e orientate a realizzare una trasformazione sistemica e integrata delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto, in linea con le politiche europee del Green Deal», ha dichiarato il ministro Enrico Giovannini.

La legge prevede numerose azioni sul campo della sicurezza e della qualità dei trasporti, ma ha al suo interno anche la risposta ad un dubbio emerso anche a Verona. È infatti di qualche mese fa la decisione del giudice di pace di annullare una delle due multe ricevute da un automobilista che aveva violato la Zona a traffico limitato (Ztl) del capoluogo scaligero. Il cittadino aveva ricevuto una doppia multa perché l'occhio elettronico che sorveglia gli accessi aveva riscontrato una violazione quando l'auto è entrata nella Ztl ed un'altra quando l'auto è uscita.
Il dubbio era se la decisione del giudice di pace fosse stata corretta o meno e con la revisione al Codice del Strada attuata dal Decreto Mims è arrivata la risposta. La decisione è stata corretta ed ora nel Codice della Strada sono state inserite nella categoria «illecito permanente» alcune violazioni accertate ripetutamente da remoto. Il provvedimento vieta il cumulo delle sanzioni, quindi le doppie o triple multe, a meno che la contestazione dell'illecito non sia immediata e se le violazioni sono state commesse in un determinato periodo di tempo. Un automobilista pagherà dunque un'unica contravvenzione se le multe per lo stesso illecito nei precedenti 90 giorni non sono state contestate sul posto oppure non sono state ancora notificate. Nel caso dell'infrazione della Ztl, ad esempio, la multa per la violazione della Zona a traffico limitato «assorbe» (questo è il verbo utilizzato nel decreto) tutte le violazioni della Ztl passate non contestate immediatamente e non ancora notificate al trasgressore.

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