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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Doppie multe nella Ztl di Verona, Bertucco: «Tutto il sistema deve essere rivisto»

Un automobilista è stato multato per l'entrata e l'uscita fuori dall'orario consentito, ma il giudice di pace ha annullato la sanzione per l'uscita. Ma per il consigliere comunale questo non è l'unico problema per la zona a traffico limitato

Da piccolo caso giudiziario ad argomento di dibattito politico. La decisione del giudice di pace di annullare una multa ricevuta da un cittadino a Verona è diventata l'occasione per discutere del sistema della Zona a traffico limitato (Ztl) della città. Un sistema che «ha bisogno di una profonda revisione», per il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco.

La contravvenzione contestata dall'automobilista riguarda un accesso non consentito alla Ztl. O meglio un'uscita non consentita. A Verona è infatti possibile ricevere una doppia multa se si entra nella Zona a traffico limitato al di fuori dell'orario di apertura oppure senza autorizzazione. La multa è doppia perché sanziona sia l'ingresso che l'uscita fuori orario del veicolo dalla Ztl, senza tener conto del tempo che il mezzo ha passato nell'area interdetta. Mentre, nel caso in cui l'ingresso avviene nell'orario concesso e l'uscita in un orario vietato, la multa è unica e sanziona solo l'uscita.
Contro il regime delle doppie multe, un cittadino ha ottenuto il parere favorevole del giudice di pace, il quale ha cancellato la multa per l'uscita della Ztl mantenendo però quella per l'ingresso avvenuto quando la Zona a traffico limitato era attiva.

Ma per il consigliere comunale Bertucco, quello delle doppie multe non l'unico difetto da correggere nella Ztl di Verona: «Resta irrisolto il problema dello strabordante numero di permessi rilasciato in rapporto al numero dei residenti e degli stalli sosta a disposizione. Anche questa amministrazione non ha avuto il coraggio di occuparsene. Resta poi nel limbo da anni il tema dell'allargamento del sistema delle telecamere fino alle mura magistrali. È stata allargata soltanto la zona 30 che tuttavia è destinata a rimanere una pia illusione se non viene accompagnata da concrete misure di moderazione del traffico. Poco potenziato anche il sistema della mobilità alternativa (ciclabili, monopattini, trasporto pubblico). In queste condizioni, continuando a tirare a campare senza una vera progettualità, è ovvio che le multe siano percepite soltanto come un fare cassa e probabilmente in parte lo sono per davvero. Occorre che le linee di valutazione siano armonizzate almeno tra le città contermini».

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