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Classifica criminalità, Verona migliora di 21 posizioni dal 2015. Sboarina: «Città più sicura tra le medio-grandi»

Nella classifica de Il Sole 24 Ore (che va letta a rovescio) la città di Verona è al 54esimo posto su 106, mentre nel 2015 era al 33 esimo. Soddisfatto il sindaco: «I numeri mettono a tacere le polemiche e i finti allarmi, questi dati rispecchiano le azioni compiute. Tutto il resto sono parole al vento»

«La Classifica 2021 del Sole 24 Ore che analizza l’indice della criminalità nelle 106 province italiane, premia Verona e il lavoro fatto negli ultimi anni sul fronte sicurezza». Lo afferma una nota di palazzo Barbieri che ricorda come ai primi posti della classifica del quotidiano vi siano le città con maggiori reati e in fondo alla classifica quelle con minore incidenza. La città scaligera si posiziona sotto la metà, al 54esimo posto su 106, confermando «il trend positivo degli ultimi anni, visto che era al 33esimo posto nel 2015».

L’indagine, spiega il Comune di Verona, esamina «l’indice di criminalità sul totale dei delitti commessi e denunciati per 100 mila abitanti». E lo fa con «un doppio raffronto»: il primo «confronta i dati del 2020, anno della pandemia e del lockdown,con quelli del 2019», mentre il secondo «analizza le differenze tra il primo semestre del 2021 con quello del 2020». Nello specifico di Verona, il 2020 segna «una riduzione di reati del 23% rispetto all’anno precedente, un segno meno che accomuna tutte le 106 città italiane oggetto del sondaggio e che rappresenta uno degli effetti del lockdown e delle misure restrittive che si sono susseguite per tutto il 2020». Nel primo semestre 2021 «l’indice sale del 12,6 per cento, ma rimane ancora molto lontano dai livelli preCovid». Calano poi i numeri di denunce nelle abitazioni, grazie anche all’implementazione sul territorio di telecamere di videosorveglianza utili fonti di prova a vantaggio degli organi investigativi.

Soddisfazione per il piazzamento nella classifica sulla sicurezza è sata espressa dal sindaco di Verona Federico Sboarina: «Dal 2015 ad oggi Verona è migliorata di 21 posizioni nella classifica sulla sicurezza, di cui ben 14 dal 2017. La città era infatti al 33esimo posto sei anni fa, mentre adesso al 54esimo, scendendo quindi come numero di reati. Verona non solo è una città sicura, - ha quindi aggiunto Sboarina - ma è la più sicura tra quelle di pari dimensioni nella fascia con oltre 200 mila abitanti. Nella categoria delle città mediograndi, la nostra posizione a metà classifica indica esattamente questo. Infatti, davanti a noi per numero di denunce e reati ci sono non solo le grandi metropoli come Milano e Roma, e altri capoluoghi di Regione più popolosi, ma anche città con minore popolazione come Modena, Reggio Emilia, Parma, Trieste. Realtà con molti meno eventi e manifestazioni di carattere anche internazionale che attirano turisti e visitatori».

Il sindaco scaligero si è poi soffermato sul raffronto con gli altri capoluoghi di provincia veneti: «Fra le venete, - ha detto Federico Sboarina - prima di Verona ci sono Venezia e Padova, entrambe con un numero di abitanti inferiore rispetto al capoluogo scaligero. Sono contento del risultato di questa indagine, che tuttavia non mi sorprende. Il lavoro paga e questi dati lo confermano. Il nostro territorio, sia in città che in provincia, è presidiato e costantemente controllato dalle forze dell'ordine. Lo è durante tutto l’anno e la lotta alla microcriminalità è uno degli obiettivi per il quale in questi anni abbiamo investito risorse importanti, in termini di strumentazione e risorse umane. Ancora una volta - ha concluso Federico Sboarina - i numeri mettono a tacere le polemiche e i finti allarmi, questi dati rispecchiano le azioni compiute. Tutto il resto sono parole al vento».

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