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Sono comodi, sicuri, silenziosi e green, sono i primi 11 autobus elettrici di Atv

Copriranno le corse urbane di Verona e di Legnago. Hanno un'autonomia di oltre 350 chilometri. Su i più capienti potranno salire fino a 71 viaggiatori, sugli altri al massimo 48

Silenziosi, confortevoli e ad emissioni zero. Sono i primi 11 autobus elettrici di Atv che già dai prossimi giorni saranno utilizzati per il trasporto pubblico cittadino di Verona e di Legnago. Un passo avanti storico per i passeggeri che viaggeranno su mezzi più moderni, sicuri, comodi, silenziosi e senza impatto sull'ambiente.

I bus elettrici sono stati forniti ad Atv da due aziende: sei dalla Byd Europe Bv, che li ha prodotti nella fabbrica ungherese a Komárom, e cinque dalla Karsan, in Turchia. Hanno un’autonomia di oltre 350 chilometri ed il posizionamento delle batterie sopra il tetto permette di recuperare spazio interno. Gli autobus meno capienti possono trasportare 48 persone, i più capienti 71 (33 a sedere e 37 in piedi), e in tutti i veicoli c'è spazio per viaggiatori con disabilità. Il costo dei bus di Byd è di 430mila euro l'uno, mentre i veicoli prodotti da Karsan costano 300mila euro l'uno.

I nuovi 11 autobus elettrici sono stati presentati questa mattina, 31 maggio, in Piazza Bra a Verona. Erano presenti il sindaco Damiano Tommasi, l'assessore alla mobilità Tommaso Ferrari, l'assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi, la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, il presidente della Provincia di Verona Flavio Pasini, il questore di Verona Roberto Massucci, il vicesindaco di Legnago Roberto Danieli, il presidente Atv Massimo Bettarello con il direttore Stefano Zaninelli, il presidente di Amt3 Giuseppe Mazza, il comandante della polizia locale di Verona Luigi Altamura, il capitano dei carabinieri di Verona Pierluigi Stella, il vicepresidente di Byd Europe Javier Contijoch e il responsabile di Karsan Europe Halit Ozgur Altinsoy.

«Vedere questi nuovi autobus mi smuove il cuore perché sono cresciuto sui mezzi dell'Apt, studiando durante tutto il mio percorso scolastico tra i sedili dei bus, e vedere i loro colori mi emoziona - ha detto Tommasi - Una città cambia se si fa squadra. Quello di oggi è un piccolo passo, un inizio della visione della nostra città a cui tutti insieme stiamo cercando di contribuire, verso la sostenibilità e la qualità dell’aria soprattutto grazie ad una mobilità interna. Lo facciamo con risorse che arrivano da più istituzioni, e che il Comune ha deciso di stanziare verso questa direzione, ma ne serviranno altre perché siamo ancora un passo indietro rispetto ad altre città».
«Il trasporto pubblico è la spina dorsale della mobilità sostenibile della città - ha detto l'assessore Tommaso Ferrari - L’entrata in servizio di questi mezzi, insieme alla filovia, va a costituire sempre di più un trasporto pubblico di fatto full elettric, favorendo l’abbassamento e la non dipendenza dai combustibili fossili. È evidente che questo è un primo passo, perché il rinnovo della flotta si concluderà progressivamente, però è fondamentale che l’alternativa sia ecologica e a basso impatto. Perciò siamo molto contenti e stiamo già discutendo con Atv per la localizzazione dell’area dove ricaricare i mezzi, che sia a livello logistico interessante per l’azienda. Ci sono alcune opzioni e stiamo approfondendo la questione per minimizzare i tempi per individuarla al più presto».
«Questi nuovi autobus - ha commentato il presidente di Atv Massimo Bettarello - sono il primo risultato concreto del percorso di sostenibilità già da tempo intrapreso dall'azienda in condivisione con gli enti di riferimento che ci stanno supportando dal punto di vista economico e strutturale ad ai quali va il nostro ringraziamento. Per l’acquisto degli e-bus, sono state impiegate diverse linee di finanziamenti: 1,4 milioni provengono da fondi della Regione veicolati tramite la Provincia, mentre il Comune di Verona ha reso disponibili 10 milioni provenienti dal piano nazionale strategico della mobilità sostenibile, utilizzati finora per il 25%. Investimenti rilevanti quindi, se consideriamo che il progetto prevede anche la realizzazione della futura stazione di ricarica degli e-bus, per la quale è ben avviato il confronto con il Comune. Dovrebbe essere ospitata in Via Avesani, strutturata per ricaricare rapidamente una flotta di 100 autobus elettrici, così da supportare le necessità energetiche del trasporto pubblico per un ampio orizzonte temporale».
«Per il trasporto pubblico di Verona - ha aggiunto il direttore generale di Atv Stefano Zaninelli - si tratta di un importante salto di qualità, paragonabile a quello compiuto 15 anni fa quando era stata fatta la scelta di adottare l’alimentazione a gas naturale per la flotta urbana, successivamente estesa anche a quella suburbana. Una svolta che in questi anni ha portato enormi benefici in termini di riduzione delle emissioni nocive e che ora sarà ulteriormente consolidata dal passaggio all’elettrico. I primi 11 e-bus oggi in servizio sono infatti l’avanguardia della futura flotta urbana, che entro i prossimi due anni sarà ulteriormente ampliata con l’arrivo di circa 30 mezzi elettrici. Prevedendo anche il completamento della nuova filovia, si può immaginare che nell’arco dei prossimi 3 anni il 75% del trasporto pubblico di Verona sarà mosso da energia pulita. Accanto ai vantaggi ambientali, va aggiunto che un e-bus offre prestazioni migliori in termini di manovrabilità, manutenzione e consumi: nonostante il prezzo d’acquisto sia sensibilmente maggiore, i costi di gestione dei bus elettrici sono circa la metà rispetto a quelli tradizionali».

Infine, l'impegno di Atv per ringiovanire la propria flotta non passa solo dall’elettrico «Se i nuovi e-bus rappresentano l’aspetto di maggiore appeal del processo di rinnovo - ha concluso Bettarello - non va dimenticato che stiamo lavorando anche sul fronte dell’acquisto dei mezzi con motorizzazioni più tradizionali pur sempre a basso impatto, quali metano e diesel Euro 6. Il completamento del piano 2022-2023 sta infatti progressivamente portando all’ingresso in servizio di 81 nuovi autobus urbani ed extraurbani di diversa tipologia, per un investimento totale di 23,2 milioni».

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