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Matteo Faustini è il nuovo presidente dell'Ordine degli architetti veronesi

Due i vicepresidenti che lo supporteranno: Paola Bonuzzi e Cesare Benedetti. Come nuovo segretario dell’Ordine è stata designata Chiara Tenca, mentre il tesoriere è il consigliere uscente Leonardo Modenese

Matteo Faustini, classe 1969, è il nuovo presidente dell'Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Verona. La nomina è arrivata nella prima seduta del Consiglio eletto nella tornata elettorale tenutasi online dal 17 al 21 giugno scorsi.

Iscritto all’Albo dal '96 e già consigliere uscente, Faustini ha ricoperto il ruolo di vicepresidente nel precedente mandato e dal 2014 al 2017 è stato membro del Consiglio di Disciplina dell’Ordine. Da gennaio 2021 è dirigente dell'area tecnica del Comune di Villafranca a seguito della vincita di concorso pubblico, dopo essere stato dipendente delle pubbliche amministrazioni dei Comuni di Caldiero, Bovolone e di San Pietro in Cariano, dove ha ricoperto l’incarico di Responsabile dell’ufficio tecnico comunale.

All'architetto Faustini il compito di guidare i 2.200 architetti iscritti all’Ordine scaligero per il quadriennio 2021-2025. Nel "direttivo" che lo coadiuverà, nominati due vicepresidenti: Paola Bonuzzi e Cesare Benedetti. Come nuovo segretario dell’Ordine è stata designata Chiara Tenca, mentre il tesoriere è il consigliere uscente Leonardo Modenese.

«Prosegue nel segno della continuità il mandato che mi viene affidato - ha detto il neopresidente degli Architetti veronesi Matteo Faustini - Il mio e l'impegno di tutto il Consiglio sarà quello di porre grande attenzione, in questo post pandemia, al ruolo della professione e della figura dell’architetto che deve tornare ad essere centrale nella discussione e nel dibattito pubblico, non solo per il governo del territorio ma anche e soprattutto nel rapporto con la città e per la città. La professione al centro con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni che si apprestano alla libera professione e che sono spinti, invece, a guardare oltre l’Italia per un futuro possibile. Competenze, meritocrazia e sostenibilità reddituale le priorità, accanto alla predisposizione di un progetto ampio per gli iscritti sul fronte dei servizi offerti, della formazione e della compartecipazione alla vita ordinistica».

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente uscente Amedeo Margotto che ha sottolineato l’importanza di lavorare con responsabilità per il bene comune, ponendo al centro dell’impegno ordinistico rapporti umani franchi e senso di responsabilità, al fine di rendere sempre più autorevole la professione.

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