rotate-mobile
Attualità Centro storico / Piazza dei Signori

Estate di lavori per oltre 20 milioni nelle scuole superiori veronesi. Pasini: «A settembre poi la nuova palestra a Valeggio»

«I cantieri nelle superiori di questa estate sono un colpo di reni encomiabile di questo ente, - ha detto il presidente della Provincia di Verona Pasini - della parte politica e degli uffici. C’era l’opportunità del Pnrr e l’abbiamo colta»

Sono stati illustrati venerdì 30 giugno nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, gli interventi, per un importo complessivo di «oltre 20 milioni di euro», programmati durante il periodo estivo dalla Provincia di Verona nelle scuole secondarie di secondo grado. Nell'occasione sono intervenuti il presidente della Provincia, Flavio Pasini, il vicepresidente con delega all’edilizia scolastica David Di Michele e il responsabile del Servizio scuola e istruzione Massimo Seneci. In base a quanto è stato spiegato, gli interventi previsti sono pari a 20,1 milioni di euro e coinvolgono molti dei 51 edifici di competenza della Provincia, riguardando sia gli efficientamenti energetici e gli ampliamenti con i fondi del Pnrr, sia gli adeguamenti degli spazi scolastici per rispondere alle necessità degli istituti.

I lavori in Valpolicella

Per l’ambito della Valpolicella, entro l’avvio delle lezioni, la Provincia di Verona conferma in una nota che «verranno consegnate cinque nuove aule ricavate dall’ex pilotis (porticato) del Levi Calabrese di San Pietro in Cariano con un impegno di spesa di 800 mila euro, a cui si aggiungono gli 1,15 milioni di euro per la sostituzione dei serramenti che inizierà durante l’estate». Entrambi gli interventi, secondo quanto è stato spiegato, sono sostenuti con contributi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Gli interventi a Verona

Per l’ambito di Verona, che registra circa la metà degli studenti iscritti alle superiori veronesi, la Provincia ha annunciato che «interventi per 3,87 milioni di euro verranno avviati entro l’estate, ferma restando la disponibilità sul mercato dei materiali, al Fermi e al Ferraris sempre per la sostituzione dei serramenti esterni originali con nuovi ad alte prestazioni energetiche ed elevati standard di sicurezza». Per il prossimo anno scolastico e quello successivo, per entrambi gli istituti e per il Liceo artistico che con il Fermi condivide l’edificio di piazzale Guardini, la Provincia fa sapere che «è prevista una riorganizzazione degli spazi per ridurre il più possibile la condivisione forzata di aule e laboratori». Inoltre, spiega sempre la nota della Provincia di Verona, il Liceo artistico avrebbe «rinunciato alle sette classi in via Polveriera Vecchia che verranno sostituite da altrettanti moduli scolastici allestiti nei prossimi mesi in via delle Coste».

Al centro il presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini - Presentazione cantieri estate 2023 : foto ufficio stampa Provincia di Verona

Per il Fracastoro e il Marco Polo, inoltre, la nota della Provincia rivela che «quest’estate è prevista la prosecuzione dei lavori di demolizione e rifacimento degli intonaci per 1,29 milioni di euro con fondi del Pnrr, mentre 270 mila euro è l’importo, coperto sempre dal Pnrr, per la messa in sicurezza delle strutture portanti del chiostro del Maffei». Anche nella sede di via San Giacomo del Galileo Galilei, prosegue la nota, sono in programma «i lavori finanziati con fondi Pnrr, per la sostituzione dei serramenti per 1,65 milioni di euro». Mentre, dalla succursale dello stesso istituto di via Carlo Alberto, la Provincia garantisce che «torneranno nella propria sede gli studenti del Cangrande, che vi si erano trasferiti lo scorso anno scolastico per mancanza di spazi». Si tratta, secondo quanto viene riferito, di «un accorpamento reso possibile anche grazie alla disponibilità della dirigenza del Lorgna Pindemonte, che sposterà in via Carlo Alberto diverse proprie classi oggi ospitate dal Cangrande».

I due edifici saranno entrambi oggetto di interventi durante l’estate. La nota della Provincia infatti spiega che saranno svolti al Cangrande «i lavori di sostituzione dei serramenti per 2,2 milioni di euro finanziati con fondi Pnrr e il recupero dell’ex alloggio del custode per ricavarne, al piano terra una sala ristoro per gli studenti che si fermano nel pomeriggio e, al primo piano, una sala professori, un ufficio e una piccola aula». Al Galilei di via Carlo Alberto, invece, la nota ricorda che «sono già in corso i lavori, per un importo di 350 mila euro, di ampliamento e recupero degli ex spazi comunali adiacenti per ricavarne due aule e un laboratorio e quelli per l’installazione di un ascensore per persone con disabilità motorie». 

Da San Bonifacio a Legnago: tutti gli altri interventi

Nell’ambito di San Bonifacio, in particolare per il riordino degli spazi scolastici tra il Dal Cero e il Guarino, i tecnici provinciali stanno studiando «nuove soluzioni in seguito ad alcune criticità emerse nelle scorse settimane nel precedente progetto di ridistribuzione delle classi». Per la succursale del Dal Cero in via Camporosolo, inoltre, la Provincia fa sapere che inizierà quest’estate «i lavori di adeguamento sismico per 1,5 milioni di euro grazie ai fondi Pnrr». 

Nel Villafranchese gli interventi più significativi riguardano invece l’edificio che ospita Anti e Bolisani. Si tratterebbe di «4 milioni di euro per l’adeguamento sismico a Villafranca e, per il Bolisani, 1,35 milioni per i serramenti della sede di Isola della Scala». Entrambi i cantieri, precisano dalla Provincia di Verona, «sono sostenuti dai fondi Pnrr». Infine, le scuole dell’area lago, secondo quanto evidenziato nella nota, «non presentano particolari difficoltà», mentre nel territorio legnaghese, ricordano dalla Provincia, «è finito nei giorni scorsi il cantiere per l’ottenimento del certificato prevenzione incendi al Cotta (700 mila euro) e al Medici per 1,32 milioni di euro». Secondo quanto è stato riferito, alcuni degli interventi più consistenti negli istituti scaligeri, quali quelli per gli adeguamenti sismici, «procederanno anche dopo l’estate».

Pasini: «C’era l’opportunità del Pnrr e l’abbiamo colta, ma serve nuovo personale»

«Ai cantieri in fase d’avvio questa estate, a settembre si sommeranno i lavori per la realizzazione della nuova palestra del Carnacina a Valeggio con un impegno di spesa di 1,4 milioni coperti dal Pnrr - ricorda il presidente Flavio Pasini -. La Provincia di Verona non solo è stata in grado di intercettare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche di utilizzarli, nonostante scadenze al limite del proibitivo e uffici ampiamente sottodimensionati dalla "Riforma Delrio". Ci si sta confrontando quotidianamente su una nuova riforma che ritorni a offrire alla Provincia un’elezione diretta da parte dei cittadini e organi di governo come accadeva prima del 2014. Tutto corretto, - sottolinea Pasini - ma non sufficiente: senza risorse, personale e una ridefinizione precisa delle competenze, i servizi alle imprese e ai cittadini, gli interventi sulle strade e sulle scuole, non potranno accelerare. I cantieri nelle superiori di questa estate sono un colpo di reni encomiabile di questo ente, della parte politica e degli uffici. C’era l’opportunità del Pnrr e l’abbiamo colta. Ma il ritmo dei cento metri non si può tenere per una maratona intera, senza che prima o poi "si rompa qualcosa". Serve una staffetta, serve personale». 

Per quanto riguarda le iscrizioni rese disponibili dal Miur per il prossimo anno scolastico, gli uffici provinciali fanno sapere di aver già iniziato le prime analisi per riprogrammare gli spazi per gli istituti. Sebbene i dati risultino ancora provvisori, ovvero si sia ai cosiddetti "organici di diritto", secondo la Provincia di Verona il trend «evidenzia numeri in linea con quelli dell’anno precedente, quando erano stati registrati 35.700 studenti circa nelle scuole superiori veronesi». Ai decrementi, ad esempio, al momento emersi in alcuni istituti alberghieri, si contrapporrebbero «gli aumenti di iscritti e classi in scuole quali il Cangrande in città, l’Anti a Villafranca e il Da Vinci a Cerea». 

«Un lavoro straordinario, ed enorme per il Pnrr, che si somma all’ordinario - ricorda il vicepresidente con delega all’edilizia scolastica David Di Michele -. Quelli estivi sono storicamente mesi già particolarmente impegnativi, perché gli uffici lavorano al riordino degli spazi in base alle iscrizioni. Nonostante quest’ultime non facciano registrare aumenti, vi sono differenze anche sostanziali tra istituto e istituto. Spesso si devono mettere d’accordo più scuole e non sempre è facile. Alcune, legittimamente, sono meno inclini alla condivisione di edifici, classi e laboratori. Il nostro compito però non è soddisfare il singolo istituto, ma trovare le soluzioni migliori e che richiedono meno sacrifici a docenti e studenti rispetto all’intero sistema scolastico veronese».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Estate di lavori per oltre 20 milioni nelle scuole superiori veronesi. Pasini: «A settembre poi la nuova palestra a Valeggio»

VeronaSera è in caricamento