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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Negrar / Via Leonardo Da Vinci

Incendio Coati, Arpav monitora qualità dell'aria: nessun valore fuori norma

Nessuna allerta né per l'acido solfidrico né per l'ammoniaca. Ma i residenti si sentono esasperati e il comitato ha organizzato una nuova manifestazione di protesta

È in corso la bonifica del salumificio Coati andato a fuoco nel febbraio scorso ad Arbizzano, al confine tra i comuni di Negrar di Valpolicella e Verona. Nel frattempo continuano i controlli sulla qualità dell'aria ad opera di Arpav, mentre il comitato Salviamo Parona e Arbizzano si prepara ad una nuova manifestazione di protesta.

Sono iniziati ad aprile i lavori di demolizione e rimozione dei detriti nello stabilimento Coati di Via Leonardo Da Vinci, a Negrar. Stabilimento che quattro mesi è stato interessato da un grande incendio, spento dopo giorni di lavoro dei vigili del fuoco. Per valutare le conseguenze ambientali del rogo, i Comuni di Negrar di Valpolicella e di Verona hanno commissionato una serie di controlli all'aria e all'acqua della zona, per intervenire nel caso in cui venissero scoperti elementi in grado di incidere negativamente sulla salute dei residenti.
L'ultimo monitoraggio eseguito da Arpav sulla qualità dell'aria è stato eseguito tra il 26 aprile e l'11 maggio e l'agenzia regionale ha reso pubblici i risultati nei giorni scorsi. I tecnici di Arpav hanno calcolato la presenza nell'atmosfera di acido solfidrico (H2S) e di ammoniaca (NH3), usando campionatori passivi nei dintorni del salumificio. I campionatori passivi sono rimasti esposti per due settimane ed i valori misurati sono rappresentativi del valore medio settimanale.
L’acido solfidrico è un gas incolore e dall'odore caratteristico di uova marce, caratterizzato da una soglia olfattiva molto bassa. L'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) indica in 0.2 µg/m3 la soglia olfattiva per alcuni soggetti e in corrispondenza di 7 µg/m3 la quasi totalità delle persone esposte distingue l'odore. La normativa europea e quella nazionale non stabiliscono valori limite, soglie di allarme o valori obiettivo di qualità dell’aria. In questi casi, dunque, i valori guida sono quelli indicati dall'Oms, e per l'H2S sono: 150 µg/m3 nella media delle 24 ore, 100 µg/m3 nella media di 2 settimane e 20 µg/m3 nella media di 90 giorni. Tutti valori rispettati, perché il valore più alto registrato da Arpav, nell'area dell'ecocentro di Negrar, è stato di 2.0 microgrammi per metrocubo di aria.
Come per l'acido solfidrico, anche per l'ammoniaca non ci sono valori limiti o standard da rispettare secondo la normativa nazionale ed europea. C'è un livello critico fissato in 270 μg/m3 come media giornaliera e sono fissate le soglie di esposizione professionale, ma le concentrazioni misurate nelle vicinanze dello stabilimento Coati sono inferiori a queste soglie. Inoltre, come confronto, Arpav ha utilizzato anche dei dati raccolti durante una campagna realizzata nel 2015 per la valutazione dei livelli di concentrazione di NH3 in aria ambiente. I dati del 2015 furono raccolti in postazioni di fondo e in siti direttamente influenzati da sorgenti emissive di tipo agricolo come allevamenti di bovini o avicoli. In provincia di Verona furono individuati due siti, uno a Grezzana e l'altro a Isola della Scala. I valori rilevati a Grezzana nelle 4 settimane di campionamento di giugno e luglio variavano, a seconda delle condizioni meteo e delle attività in corso nell’allevamento, da 12 a 96 µg/m3, valori che sono in linea con quelli rilevati un mese fa vicino al salumificio di Negrar.

I risultati dei monitoraggi ambientali non rilevano dunque anomalie, ma i residenti della zona lamentano ancora la presenza di odori molto sgradevoli nell'aria e una grande concentrazione di mosche carnarie. Per questo, dopo la manifestazione di protesta del 27 marzo, il comitato Salviamo Parona e Arbizzano ha organizzato un nuovo corteo per sabato prossimo, 17 giugno, a partire dalle 9 dal parcheggio di Via Belgio e arrivo davanti il municipio di Negrar.

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