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Entro l'estate al via a Verona il servizio "taxi rosa": l'annuncio nel giorno della festa delle donne

«Siamo a fianco dell’amministrazione per sostenere tutte le iniziative e i messaggi che possono aiutare le donne», spiega il presidente dell’Unione Radiotaxi Verona Daniele Garonzi. Ass. Zivelonghi: «Garantiamo una mobilità serena alle donne»

Tra le iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale a Verona per garantire strumenti e servizi a dimensione di una città delle donne rientra anche l’accordo tra il Comune e l’Unione Radiotaxi Verona per introdurre, entro l’inizio dell’estate, una linea dedicata e sicura per permettere di spostarsi in città o tornare a casa di sera e di notte in tutta tranquillità. «Ai tassisti - spiegano da Palazzo Barbieri - verrà data la possibilità di partecipare a corsi di formazione mirati, volti a sensibilizzarli sulle problematiche legate alla violenza di genere e a fornire loro gli strumenti necessari per intervenire in caso di situazioni di pericolo». Sempre dal Comune di Verona quindi ricordano: «È importante sottolineare che i tassisti, già da tempo sono sensibili al tema visto che  durante il servizio quando accompagnano le donne, sanno di dover  aspettare in strada finché non sono entrate in casa. Inoltre, su ogni taxi sono presenti gli adesivi che pubblicizzano il 1522, numero gratuito attivo 24 ore su 24 con operatrici specializzate che accolgono le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking».

Per sostenere economicamente l’iniziativa della nuova linea dedicata, e renderla accessibile a tutte le donne che ne vorranno usufruire, da Palazzo Barbieri è stato annunciato quest'oggi che verranno emessi dei buoni grazie a risorse messe a disposizione proprio dal Comune. «Abbiamo perfezionato i contenuti di questa proposta che, una volta completata, verrà messa a terra insieme ad altre iniziative che riguarderanno altre attività su questa tematica - spiega l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi -. È lo step più importante e di maggior impatto di un progetto ben più ampio, che coinvolgerà anche Atv e altre realtà del territorio per un continuo miglioramento dei servizi e garantire una mobilità serena alle donne».

A sua volta, il presidente dell’Unione Radiotaxi Verona Daniele Garonzi commenta: «Siamo a fianco dell’amministrazione per sostenere tutte le iniziative e i messaggi che possono aiutare le donne. Da anni abbiamo come forma di cortesia di aspettare che rientrino a casa quando siamo in piena notte. I tassisti fanno già una parte nel sociale operando uno sconto del 20% ai disabili, e siamo disponibili a mettere a disposizione del Comune la nostra tecnologia per la gestione di eventuali buoni messi a disposizione. Inoltre - aggiunge Garonzi - aderiremo alla proposta di partecipare a corsi di formazione per dare un ulteriore aiuto alle donne o a soggetti in difficoltà, una tematica che ci interessa moltissimo. Potremo farli nella nostra sede, riuscendo a istruire tutti i 177 tassisti che fanno parte della cooperativa».

Secondo quanto riferito quest'oggi da Palazzo Barbieri, il pacchetto di iniziative a cui sta lavorando l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi vede il coinvolgimento del Gruppo Donne di Confimi Apindustria Verona che plaude alla concretizzazione dell’iniziativa, una di una serie, come sottolinea anche la presidente Marisa Smaila. «Come Gruppo Donne di Confimi Apindustria Verona abbiamo voluto fare qualcosa di concreto contro la violenza di genere, - afferma Marisa Smaila - nella convinzione che per contrastare questo fenomeno si debba investire innanzitutto nella formazione e nell’informazione delle persone. Formazione e informazione che devono raggiungere tutti i livelli della nostra società: dalle scuole alle nostre aziende, dalle strade della città ai luoghi che frequentiamo. Non possiamo aspettarci che debbano essere soltanto le forze dell’ordine o i centri anti-violenza ad occuparsi della violenza di genere. Esiste una sfumatura grigia, ed è quella dell’indifferenza, che deve essere cancellata. Come? Con una maggiore attenzione e presa di coscienza da parte di tutti, attraverso piccoli gesti che ciascuno di noi può compiere nel quotidiano o azioni più coordinate come quelle che caratterizzano questo progetto che pensa sì alle donne - conclude Marisa Smaila - ma che ha una ricaduta positiva sull’intera società».

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