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Esame di maturità in presenza: date, norme, valutazioni degli studenti ed incognite

Tra timori e regole rigorose prenderanno il via gli esami scolastici al tempo del coronavirus

Si avvicinano di gran carriera per tutti gli studenti coinvolti gli esami di fine anno che, dopo un periodo piuttosto lungo trascorso fuori dalle aule e che ha visto insegnanti ed alunni impegnati nella didattica a distanza, si svolgeranno invece in presenza nelle rispettive sedi degli istituti scolastici. In base al documento presentato dal ministero dell'Istruzione che prevede le misure organizzative, di prevenzione e protezione per lo svolgimento in sicurezza degli esami di Stato predisposto dal Comitato tecnico-scientifico, sarà assicurata la pulizia quotidiana di tutti gli spazi che dovranno essere utilizzati e le aule dove si tengono le prove saranno pulite anche alla fine di ogni sessione d’esame (mattina/pomeriggio).

Vi saranno poi percorsi predefiniti di entrata e uscita e i locali dovranno essere ben areati. È previsto anche il distanziamento di 2 metri fra candidati e commissari e fra gli stessi commissari. Sarà necessario indossare la mascherina. Gli studenti potranno abbassarla nel corso del colloquio, ma restando alla distanza di sicurezza di 2 metri. Non sono necessari i guanti: negli istituti ci saranno prodotti igienizzanti. Ogni candidato potrà portare con sé al massimo un accompagnatore, che dovrà anche lui rispettare le misure di distanziamento e indossare la mascherina.

Valutazione finale e recupero degli apprendimenti

​L’ordinanza sulla valutazione punta invece a valorizzare al meglio il percorso delle studentesse e degli studenti, tenendo conto della particolarità di questo anno scolastico e guardando anche al prossimo, con apposite misure di recupero degli apprendimenti. Molta attenzione viene posta agli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare a quelli con disabilità.

La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto nel corso dell’anno, in presenza e a distanza. Gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche con voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma per chi è ammesso con insufficienze o, comunque, con livelli di apprendimento non pienamente raggiunti sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare quanto non è stato appreso. L’integrazione degli apprendimenti partirà da settembre e potrà proseguire, se necessario, durante tutto l’anno scolastico 2020/2021. La possibilità di non ammettere all’anno successivo è prevista solo in casi molto specifici, individuati dall’ordinanza. 

Esami del primo ciclo

L’esame di Stato delle studentesse e degli studenti coincide, quest’anno, con la valutazione finale da parte del Consiglio di Classe e terrà conto anche di un elaborato prodotto dall’alunno, su un argomento concordato con gli insegnanti. L’elaborato è uno strumento per valorizzare il percorso degli studenti: sarà consegnato e poi discusso, per via telematica, prima dello scrutinio finale. Per lo svolgimento di tutte le operazioni (consegna, discussione, scrutini) ci sarà tempo fino al 30 giugno. La valutazione finale terrà conto di tutto il percorso fatto dallo studente. Sarà possibile conseguire la lode.

Esami del secondo ciclo

Gli esami del secondo ciclo avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest’anno, il solo colloquio orale. I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode.

La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da sei membri interni e un presidente esterno. Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che è stato assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro l'1 giugno. In merito ai commissari esterni, anche per quanto riguarda Verona, si va incontro in queste ore a qualche difficoltà nel reperimento delle figure necessarie. Ciò è dovuto, da un lato, all'impegno già nelle commissioni in qualità di interni dei docenti con i requisiti per fungere da commissari esterni, dall'altro in quanto le legittime preoccupazioni legate all'emergenza sanitaria vedono proprio le persone appartenenti a quella fascia d'età che nel mondo degli insegnanti è così frequente trovare, cioè gli over 55, tra le più esposte ai rischi.

Ad ogni modo, secondo le indicazioni ministeriali, l'esame di Stato proseguirà per i maturandi con la discussione di un breve testo studiato durante l’ultimo anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati materiali, coerenti con il percorso fatto, assegnati dalla commissione. In chiusura, saranno esposte le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e accertate le conoscenze relative a "Cittadinanza e Costituzione", sempre secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.

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