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Congresso europeo Gamma Knife a Verona nei 30 anni del centro di neuroradiochirurgia

Il centro di Aoui è un'eccellenza per i trattamenti su patologie cerebrali neurochirurgiche. La Paglia: «Permette di curarci nelle migliori condizioni che la medicina e la tecnologia oggi consentono»

Da trent’anni è un’eccellenza europea per i trattamenti su patologie cerebrali neurochirurgiche. È il centro di neuroradiochirurgia stereotassica con Gamma Knife dell’Aoui di Verona, attivo dal febbraio del 1993. Una realtà che celebrerà il prestigioso traguardo dei 30 anni in occasione del 26esimo congresso europeo di Gamma Knife, che si terrà dall'1 al 3 dicembre all’Hotel Due Torri di Piazza Sant’Anastasia.

Durante i tre giorni, i più importanti esperti di neuroradiochirurgia provenienti da tutta Europa si confronteranno su temi di strettissima attualità in ambito di oncologia cerebrale, in particolare sulle nuove metodiche di trattamento con possibilità di affrontare anche lesioni cerebrali di dimensioni maggiori o vicine a strutture come le vie ottiche. Inoltre, verranno discusse anche nuove indicazioni terapeutiche, come quelle per le lesionali del disturbo ossessivo compulsivo ed il dolore cronico.

A Verona, i centri dei trattamenti di neuroradiochirurgia stereotassica con Gamma Knife seguono una modalità terapeutica che si basa su un sistema di coordinate di puntamento non invasiva e rivolta a lesioni cerebrali, in gran parte oncologiche e vascolari, soprattutto in sedi profonde e critiche (quindi non raggiungibili chirurgicamente, se non con elevati rischi di deficit per il paziente), con elevate percentuali di successo e con rischio minimo di effetti collaterali permanenti.
L'attività si avvale di un team multidisciplinare, diretto da Antonio Nicolato, e composto, oltre che dai neurochirurghi Michele Longhi, Giorgia Bulgarelli e Antonella Lombardo, anche dal radioterapista oncologico Anna D’Amico, dai fisici medici Emanuele Zivelonghi, Paolo Polloniato, Carlo Caveron, e dai neuroradiologi Giuseppe Kennenth Ricciardi e Benedetto Petralia.

In 30 anni sono stati trattati circa 16mila pazienti con questa tecnologia avanzata. E dal febbraio 2021 è attivo l'ultimo modello della Gamma Knife Icon, che consente trattamenti in 3-5 sessioni con maschera termoplastica riposizionabile, oltre a quelli tradizionali in singola seduta con casco stereotassico.
Circa il 70% dei pazienti trattati provengono da sedi fuori dal Veneto ed estere. E trattandosi quasi sempre di procedure in day surgery, sono un significativo valore aggiunto per il sistema sanitario regionale, supportato anche da un’elevata attività di formazione e ricerca, con numerosi lavori scientifici pubblicati su riviste e libri internazionali.

«È un piacere ospitare questo importante convegno nella nostra città - ha commentato l’assessora alla salute di Verona Elisa la Paglia - Nell'azienda ospedaliera di Verona c’è questa eccellenza, che ci permette di curarci nelle migliori condizioni che la medicina e la tecnologia oggi consentono. Significa per Verona avere anche un incoming di conoscenza oltre ad un importante turismo congressuale. Un'occasione per sottolineare il lavoro fatto giornalmente in sala operatoria e per condividere a livello europeo quelli che sono i più efficaci metodi per la cura di queste patologie».
«Negli anni abbiamo raggiunto degli ottimi risultati - ha spiegato Antonio Nicolato - I trattamenti seguono una metodica non invasiva, con rischi di effetti collaterali molto bassi, ma anche con un’ospedalizzazione contenuta perché sono praticati in regime di day surgery, senza bisogno di riabilitazione e riduzione delle spese. Questa attività si è diffusa molto ed è stata riconosciuta a livello internazionale, confermato dall’organizzazione di questo convegno».
«Saranno presenti tutti i centri neuroradiochirurgici d'Europa - ha concluso Michele Longhi -. Verona è un centro d'eccellenza medico. Questa metodica di trattamento è applicabile in varie patologie a tutte le età della vita, dai pazienti pediatrici con malformazioni celebrali o tumori pediatrici, da qui la collaborazione con gli ospedali Gaslini a Genova e Santa Margherita a Torino, ma anche i pazienti anziani, perché aumenta la durata della vita».

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