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Caro energia, quasi 40mila famiglie veronesi in difficoltà per pagare le bollette

Con quella di Padova, la provincia scaligera è quella più esposta al rischio di povertà energetica, come mostra l'elaborazione della Cgia di Mestre

Si stima che le famiglie italiane a rischio povertà energetica siano circa 4 milioni. In questa condizione di difficoltà si troverebbero dunque più di 9 milioni di persone.
Per condizione di povertà energetica s'intende che i nuclei familiari vivono in ristrettezze economiche tali da non poter utilizzare con regolarità l'impianto di riscaldamento d'inverno o quello di raffrescamento d'estate. E per risparmiare sulla bolletta della luce si privano o usano solo saltuariamente elettrodomestici come lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, forno a microonde e forno.
Generalmente, le famiglie a rischio povertà energetica sono quelle con un elevato numero di componenti, che vivono in alloggi in cattivo stato di conservazione, con un capofamiglia giovane, spesso inoccupato o immigrato.

È stato l'ufficio studi della Cgia di Mestre ad elaborare gli ultimi dati disponibili del Rapporto Oipe 2020, stimando appunto in 4 milioni i nuclei familiari italiani a rischio povertà energetica. Dati allarmanti, anche perché sicuramente sottodimensionati, poiché sono stati stimati ben prima dello shock energetico scoppiato nel nostro Paese a partire dalla seconda metà del 2021.

tabella rischio povertà energetica-2

L'ufficio studi della Cgia di Mestre ha sintetizzato l'elaborazione in una classifica che mostra quali sono le regioni dove è più alto il rischio di povertà energetica. Il Veneto, fortunatamente, è in basso in questa classifica. È tra le cinque regioni dove il rischio povertà energetica è più basso, con un numero di famiglie a rischio che oscilla tra un minimo di 125.122 e uno massimo di 208.537. Mentre la stima dei veneti a rischio povertà energetica va da un minimo di 292.748 a un massimo di 487.913.
E a livello provinciale, sono i territori di Padova e Verona quelli più esposti al rischio. La forchetta della stima delle famiglie veronesi in difficoltà per le bollette varia da 24mila a quasi 40mila.

A livello nazionale, la situazione più critica si verifica soprattutto nel Mezzogiorno: in questa macro-area la frequenza della povertà energetica è la più elevata d'Italia e interessa tra il 24% e il 36% delle famiglie residenti in questo territorio. La situazione migliora man mano che si risale la penisola.

E l'aumento esponenziale dei prezzi delle bollette prevista per il prossimo autunno potrebbe peggiorare notevolmente la situazione economica di tantissime famiglie, soprattutto quelle composte da lavoratori autonomi. La Cgia di Mestre ha ricordato che circa il 70% degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha né dipendenti né collaboratori familiari, e sta pagando due volte lo straordinario aumento registrato in questi ultimi sei mesi dalle bollette di luce e gas. La prima come utenti domestici e la seconda come piccoli imprenditori per riscaldare, raffrescare o illuminare le proprie botteghe e negozi. E nonostante le misure di mitigazione introdotte in questi ultimi mesi dal Governo Draghi, i costi energetici sono esplosi, raggiungendo livelli mai visti nel recente passato.

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