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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ok della Corte dei Conti al bilancio regionale, Zaia: «Ora maggiore autonomia»

Giudizio di parificazione per il rendiconto veneto dell'anno scorso. Il presidente della Regione: «Siamo gli unici a statuto ordinario senza pressione fiscale»

Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia è intervenuto ieri, 5 luglio, al Palazzo dei Camerlenghi di Venezia nella seduta per giudizio di parificazione da parte della Corte dei Conti del bilancio regionale 2021.

«La nostra Regione è l’unica a statuto ordinario dove non c'è pressione fiscale - ha commentato Zaia - Non preleviamo dalle tasche dei veneti un miliardo e 215milioni di euro che equivalgono a 250 euro a cittadino. E lo stiamo facendo dal 2010. Avremmo qualche difficoltà in sanità, ma questa è una macchina non facile da manovrare con 54mila dipendenti e 11mila medici. E abbiamo assunto migliaia di persone in sanità in questi anni di Covid. Con tutto ciò siamo anche la regione con la spesa media di funzionamento pro-capite più bassa con 95 euro contro i 208 di media nazionale. Sono particolarmente soddisfatto perché la parifica riconosce che la nostra filosofia è quella di avere un'amministrazione trasparente, per questo il percorso di collaborazione con la Corte dei Conti è importante».

Il presidente della Regione ha ricordato la riduzione del debito di un miliardo e mezzo, senza ridurre i servizi e andando ad intervenire sulla razionalizzazione delle partecipate, la dismissione e la valorizzazione degli immobili di proprietà.

Luca Zaia si è poi soffermato sul tema dell’autonomia. «L'autonomia non è la secessione dei ricchi, per noi è una questione di efficienza amministrativa e assunzione di responsabilità - ha puntualizzato - Il Capo dello Stato lo ha detto nel discorso di insediamento e ha sempre sostenuto il nostro percorso che è in linea con la Costituzione. La proposta è semplice: alcune competenze che lo Stato gestisce, le trasferisce alla Regione e, parimenti, garantisce una compartecipazione sulle tasse rispetto al costo della gestione della competenza. Non togliamo niente a nessuno. Siamo convinti che, e lo abbiamo ben visto con il Covid, la decisione diretta quanto meno riduce la catena decisionale e ti permette di avere un interlocutore certo. Siamo arrivati a buon punto. Questo è un momento storico e serve un cambio di paradigma per la nuova era che si prospetta».

Per quanto riguarda i numeri del rendiconto consuntivo del 2021, il fondo cassa è in positivo di quasi un miliardo e mezzo e il risultato di amministrazione è pari a 1.215.409.713,83 euro, con una riduzione del debito autorizzato. I dati del bilancio 2021 evidenziano che la Regione, in sei anni, dal 2015 al 2021, ha migliorato di 1,531 miliardi il risultato contabile di amministrazione, passato da - 316 a +1.215 milioni, mentre dal 2014 al 2021 ha ridotto il debito potenziale di circa 1,854 miliardi (da oltre 2 miliardi a 185 milioni), rispondendo con una norma regionale alle sollecitazioni arrivate proprio dalla Corte dei Conti. Infine ha sbloccato in modo cospicuo gli avanzi di amministrazione: oltre un miliardo di euro dal 2016 al 2021.
Gli equilibri di bilancio sono stati raggiunti adottando, sin dal 2010, una politica di entrata orientata a tenere bassa la tassazione, ed una politica di spesa tesa al perseguimento dell’efficienza e della qualità dei servizi.
Per quanto riguarda il comportamento fiscale, in base alla normativa vigente, il gettito potenziale derivante dalla massima variazione delle aliquote in facoltà della Regione è pari a circa 1.215 milioni di euro all’anno. Cifra che rimane nelle tasche dei cittadini e delle imprese venete. Nel 2021 la Regione Veneto è risultata al primo posto tra le regioni a statuto ordinario per bassa pressione tributaria pro-capite discrezionale sia sull'addizionale regionale all'Irpef sia sulla somma delle manovre su addizionale regionale Irpef e Irap.
Per quanto attiene invece al profilo dell’efficienza, in questa fase di contrasto all’emergenza sanitaria ed economica il governo dei fattori operativi appare ancora più strategico per riuscire a garantire anche nel prossimo triennio servizi pubblici di qualità ai cittadini del Veneto. A tal proposito occorre necessariamente proseguire nell’opera di controllo, razionalizzazione e contenimento dei costi di funzionamento. Va ricordato a tal proposito che, in base agli ultimi dati disponibili, la Regione Veneto presenta già oggi la spesa di funzionamento più bassa tra le regioni a statuto ordinario.

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