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Avis veronesi, nel 2023 lieve flessione delle donazioni ma più nuovi soci

Le sezioni scaligere si sono riunite venerdì ad Avesa ed hanno tirato le somme sull'anno scorso. «Il 2023 è stato un anno positivo. Vero che le donazioni hanno segnato un – 430, ma guardando a quanto accaduto per l'attacco hacker al sistema informatico dell'azienda ospedaliera siamo riusciti comunque a recuperare»

Le 66 sezioni veronesi dei donatori di sangue Avis si sono date appuntamento sabato pomeriggio per l'assemblea provinciale, al teatro comunale di Nogara.
Ha aperto la seduta, il neopresidente di Avis Provinciale, Fiorenzo Zambelli, affiancato dal consigliere Avis regionale Davide Negro, dai referenti delle sezioni comunali e dal direttivo provinciale. Hanno partecipato anche il dottor Giorgio Gandini dell'Ulss9, il direttore di "Dono e vita" Giuseppe Castellano e il presidente della Provincia e sindaco di Nogara Flavio Pasini, oltre ad amministratori locali e rappresentanti delle associazioni Admor, Aido e Asfa.
Zambelli ha ripercorso la storia dell'Avis e ha presentato il Bilancio sociale dell'associazione, cui è seguita la relazione di missione con il bilancio economico.

I NUMERI - Il 2023 si è chiuso con 34.376 sacche di plasma e sangue (nel 2022 sono state 34.815) donate dai 19.778 avisini (nel 2022 erano 20.064). Due dati in flessione, ma davanti ai quali fa ben sperare l'aumento di nuovi soci: in 1.239 sono entrati nella grande famiglia Avis a fronte dei 1.150 dello scorso anno. I donatori sono per la maggior parte maschi. Le sacche sono state 28.105 di sangue, 6.011 di plasma e 260 di piastrine.

Il mese di exploit per donazioni è stato marzo con oltre 3.100. Seguono settembre e ottobre con quasi 3.000 donazioni. Ma a differenza dell'anno precedente, nel 2023 si è mantenuta una media mensile omogenea e non sono stati segnati picchi di carenza di donazioni, neppure nei mesi estivi.

Il bilancio pareggia a 18.376 euro di cui 4.495 di contributi sociali. Nel 2023 è proseguita l'attività nelle scuole grazie al progetto regionale di sensibilizzazione al dono coinvolgendo con 215 interventi migliaia di alunni, dalle elementari alle superiori, sia con attività legate al progetto regionale sia con iniziative delle singole Avis comunali. Attivi anche i giovani presenti in fiera al Job Orienta sempre per rivolgersi ai ragazzi. Mentre i volontari nel 2023 hanno effettuato migliaia di telefonate per organizzare le donazioni di sangue o dare informazioni.

A sostegno di Telethon le Avis veronesi in 37 punti di distribuzione dei cuori di cioccolato natalizi hanno raccolto 24.758 euro per finanziare la ricerca per le malattie ematologiche rare.

L'assemblea provinciale che si è tenuta a Nogara-3

Avis provinciale è accreditata al servizio civile con Avis nazionale. È anche titolare del servizio di Giustizia di comunità in convenzione con il tribunale di Verona per progetti di giustizia riparativa.

«Il 2023 è stato un anno positivo. Vero che le donazioni hanno segnato un – 430, ma guardando a quanto accaduto per l'attacco hacker al sistema informatico dell'azienda ospedaliera siamo riusciti comunque a recuperare: c'è chi aveva prenotato e non ha potuto donare in quei cinque giorni e poi occorreva reimpostare le nuove prenotazioni – spiega il presidente Fiorenzo Zambelli –. È stato un anno, inoltre, che ci ha coinvolti in tante manifestazioni per recuperare anche gli eventi 2021 e 2022 che non sono stati celebrati per il covid. Infine dobbiamo cercare di portare avanti i giovani. Già con il 2023 abbiamo dato una accelerata a questo processo e nel 2024 lo porteremo ai massimi livelli perché sono la nostra linfa».

Ma ci sono degli ostacoli insormontabili: «La burocrazia ci soffoca da quando è andato in vigore il codice del terzo settore ci sono stati molti adempimenti in cui rientrare e le Avis hanno faticato. Come Provinciale abbiamo dato una mano. Ora siamo molto uniti tra Provinciale e comunali che portano avanti la promozione del dono del sangue attraverso eventi».

Infine un appello a un aspirante donatore: «Fatevi avanti perché c'è sempre bisogno di sangue. C'è bisogno di plasma, soprattutto, in questo momento serve alle aziende farmaceutiche per la produzione di farmaci salvavita».

Fiorenzo Zambelli-2

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