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Modificate le tariffe per la gestione dei rifiuti, più salata la Tari a Verona

Per le utenze domestiche l'aumento sarà del 3,65% rispetto all'anno scorso, per le altre sarà del 5,67%

Cambiano le tariffe per la gestione dei rifiuti e aumenta la Tari a Verona. La decisine è stata presa ieri, 31 maggio, dal consiglio comunale. Un consiglio dove dunque non si è parlato solamente delle polemiche per la ricostruzione fatta dal programma di Rai 3 Report.

Dal precedente consiglio comunale, infatti, era rimasto in sospeso un documento illustrato dall'assessore al bilancio Michele Bertucco e proposto dal Consiglio di Bacino Città di Verona. Ai consiglieri è stato chiesto di votare una revisione del piano tariffario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per gli anni 2023-2025. Revisione che comporta un incremento di circa il 4,5% dei costi del servizio dei rifiuti. Aumento che dovrebbe permettere ad Amia di continuare le sue attività in questa fase di passaggio da società di proprietà di Agsm-Aim a società direttamente controllata dal Comune di Verona.
Alla delibera sono stati collegati 58 emendamenti, di cui ne sono stati dichiarati ammissibili 3. Nessuno degli emendamenti è stato però approvato. E il consiglio ha dato il via libera alla proposta con 21 voti favorevoli e 9 contrari.

Mentre con 21 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti, sono state approvate le nuove tariffe per il 2023 della Tari. Quest’anno, la tassa sui rifiuti subirà un aumento complessivo del 4,68% su tutte le utenze; quelle domestiche costeranno il 3,65% in più rispetto al 2022, quelle non domestiche il 5,67% in più.
L’aumento delle tariffe vale circa 1.600.000 euro, su un totale di 52.600 000 del costo del servizi. Ma secondo il piano presentato da Amia, una riduzione tariffaria nei prossimi due anni dovrebbe diminuire l’importo totale di 500mila euro.
Confermate, inoltre, le agevolazioni su alcune tipologie di utenze, come le scuole e gli edifici commerciali di grandi dimensioni, mentre viene introdotta la possibilità di rateizzare i pagamenti con domiciliazione bancaria per abbattere i costi di commissione.

«Abbiamo ripristinato la possibilità di rateizzare i pagamenti della Tari in tre scadenze, il 15 settembre, 15 novembre e 15 dicembre - ha spiegato l'assessore alle politiche sociali Luisa Ceni - E per abbattere le spese di riscossione c’è anche la possibilità di pagare attraverso la domiciliazione bancaria».

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