rotate-mobile
Attualità Ferrara di Monte Baldo

Alpini in pellegrinaggio a Costabella: la chiesetta rinasce anche con l'aiuto dei cari di Alice

Alla raccolta fondi intrapresa da ANA Verona, che si è fatta carico dei lavori di ricostruzione della struttura colpita dalla tempesta Vaja, hanno partecipato anche parenti e amici della 18enne che perse la vita 3 anni fa in un drammatico incidente

L’attesa è finita. Il pellegrinaggio di domenica a Costabella ha sancito finalmente l’inizio della rinascita della chiesetta alpina. Tra i molti che hanno e stanno contribuendo alla raccolta fondi intrapresa dall’ANA Verona che si è fatta carico dei lavori di ricostruzione della chiesetta sul Monte Baldo, quasi rasa al suolo dalla tempesta Vaja, anche gli amici e i familiari di Alice Copelli, la 18enne che 3 anni fa perse la vita.
La tragedia si consumò proprio nei giorni della festa delle Famiglie Alpine a Mozambano, sezione veronese: la giovane, figlia del capogruppo Eros Copelli, rimase vittima di un drammatico incidente a poca distanza da casa. Al funerale della ragazza, papà Eros insieme alla mamma Monica e alla sorella Sara, chiesero a tutti non fiori ma una raccolta fondi per la ricostruzione della chiesetta di Costabella, da poco rasa al suolo dalla tempesta Vaja. La consegna di quanto raccolto venne fatta al presidente dell'ANA Luciano Bertagnoli e al sindaco di Mozambano.
Sabato scorso, nell’anniversario della scomparsa, "Una camminata per Alice", organizzata da genitori, amici e dall'associazione Pille, si è snodata tra Mozambano e Olfino lungo un percorso di circa 5 chilometri. Di nuovo, ha permesso di raccogliere altri fondi per Costabella. Alla camminata, che si è fermata per un momento di preghiera davanti al luogo dell'incidente costato la vita alla giovane, hanno partecipato oltre 150 persone. Il ricavato, circa 1.500 euro, è stato consegnato domenica da Eros Copelli al presidente Bertagnoli proprio davanti alla chiesetta Alpina di Costabella, durante il tradizionale pellegrinaggio annuale che ha richiamato centinaia di alpini a quota 1.900 metri, sopra il lago di Garda. Le Penne nere veronesi sono salite sul crinale del Monte Baldo e hanno raggiunto la chiesetta che sorge a pochi passi dal rifugio Chierego e nel cui saccello ossario riposano i resti del giovane soldato Raffaele Solve, morto a soli 21 anni a Nowo Kalitwa, Russia, il 4 gennaio del 1943. Un luogo molto caro agli alpini della sezione di Verona e andato in gran parte distrutto dalla tempesta Vaja nel 2018 e che è ora in fase di recupero proprio grazie all’ANA di Verona. Nelle settimane scorse, la ditta incaricata dei lavori ha ripulito il sito, rimuovendo tutti i detriti e i massi che si erano accumulati alla base della chiesetta e provocati dal parziale crollo dell’edificio stesso, ed è stato allestito il cantiere che rimarrà attivo fino alla fine dell’estate.

Alpini in pellegrinaggio alla chiesetta di Costabella

«Qui riposano i resti del giovane Solve e quisarà sempre vivo il ricordo di un’altra giovane che ha perso la vita in modo drammatico, la nostra Alice Copelli», ha esordito commosso il presidente Bertagnoli.

Il programma del 59° Pellegrinaggio a Costabella di domenica ha preso il via poco dopo le 10 quando il gruppo, riunito al vicino rifugio Fiori del Baldo si è incamminato verso la chiesetta. Qui, i momenti profondi degli onori ai vessilli, l’alzabandiera, l’onore ai caduti. Dopo i brevi interventi delle autorità presenti, il cappellano sezionale don Rino Massella ha celebrato la messa, animata dal coro dell’ANA “Amici della baita”. «Questo è l’anno della ripartenza anche per la nostra amata chiesetta di Costabella. Da quando la tempesta Vaja con venti che tiravano a oltre 100chilometri orari l’ha fortemente danneggiata, ci siamo ripromessi di sistemarla e finalmente, con qualche ritardo dovuto al Covid che ci ha visti impegnati su altri fronti, e alla burocrazia trattandosi di un sito vincolato, ora siamo passati dai progetti al cantiere», spiega il presidente dell’ANA Verona Luciano Bertagnoli. Tra i presenti, anche l’architetto Avanzini, primo progettista della Chiesetta, accompagnato da alcuni rappresentanti del Gruppo Alpini di Attimis con il vessillo della Sezione di Cividale del Friuli.

LA RICOSTRUZIONE DI COSTABELLA - La chiesetta alpina sarà messa in sicurezza con opere murarie antisismiche, nuovi vetri, strutture consolidate e un design in parte nuovo, che ben dialoga con il contesto montano in cui è inserita. Il progetto finale, come si vede dai render, prevede infatti anche la costruzione di una seconda “ala” simmetrica a quella già esistente, abbattuta dal vento che andrà anch’essa ricostruita. Ma si procederà per step: quest’ultima fase progettuale deve attendere l’autorizzazione urbanistica, mentre l’iter dei permessi per i restanti interventi è già concluso. La ditta che sta lavorando a Costabella è la Bellini Costruzioni Srl, di Torri del Benaco. L’intervento, costerà complessivamente circa 150mila euro è stato finanziato in larga parte grazie ai proventi della vendita della Pandora dell’Alpino; soffice e ghiotto dolce tipico del Natale veronese, griffato Dal Colle e confezionato con i colori dell’Italia, che ogni anno a dicembre va a ruba.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alpini in pellegrinaggio a Costabella: la chiesetta rinasce anche con l'aiuto dei cari di Alice

VeronaSera è in caricamento