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Venerdì, 26 Aprile 2024

Soccorso alpino, 1.183 interventi in un anno in Veneto. Nel Veronese 120 missioni

Nel 2022 è stato portato aiuto a 1.333 persone, fra cui gli illesi sono ancora tanti (569). Colpa dell'imperizia, della scarsa preparazione o dell'inadeguata attrezzatura

Continuano ad aumentare gli interventi di soccorso a persone infortunate oppure in difficoltà sulle montagne del Veneto. Nel 2022, il soccorso alpino e speleologico del Veneto è dovuto intervenire 1.183 volte per portare aiuto a 1.333 persone. Rispetto all'anno precedente, il numero delle persone recuperate è cresciuto del 15% e per il numero degli interventi l'aumento annuo è stato del 13%.
Il bilancio dell'anno scorso è stato presentato ieri, 22 febbraio, dal presidente del soccorso alpino e speleologico del Veneto Rodolfo Selenati, dal delegato del soccorso alpino delle Dolomiti bellunesi Alex Barattin e dal vicedelegato del soccorso alpino delle Prealpi venete Luca Nardi. Insieme a loro erano presenti il direttore del Suem di Belluno Giulio Trillò ed, in collegamento, il direttore del Suem di Padova Andrea Spagna ed il direttore del Creu Paolo Rosi. Presenze che hanno permesso di sottolineare le fondamentali collaborazioni del soccorso alpino non solo con la Regione Veneto ma anche con i Suem provinciali, con il soccorso alpino della guardia di finanza, con Dolomiti Emergency e con Arpav.

Tabella sull'attività del soccorso alpino del Veneto

L'attività operativa svolta nel 2022 dal soccorso alpino veneto si è dunque attestata su 1.333 persone aiutate in 1.183 interventi. Interventi che sono stati a carattere sanitario in 1.138 casi, mentre 32 sono stati gli interventi di protezione civile.
Su 1.333 persone soccorse in un anno, quelle illese sono state 569 (quindi circa il 43%). Un numero che è stato evidenziato durante la presentazione perché relativamente alto. Ed è dovuto principalmente a casi di imperizia, alla scarsa preparazione o alla scarsa forma fisica, oppure all'inadeguata attrezzatura di chi si è avventurato sulle montagne regionali.
I feriti soccorsi l'anno scorso sono stati 692, i dispersi 2 ed i deceduti recuperati sono stati 70. Cadute e scivolamenti sono stati l'origine più frequente degli incidenti. Incidenti che sono capitati nella maggior parte dei casi ad escursionisti, ma sono in aumento le emergenze sulle ferrate, i recuperi di vele e di ciclisti su bici a pedalata assistita.
Più di mille (1.079 per la precisione) sono stati gli assistiti dal soccorso alpino di nazionalità italiana. E tra gli stranieri, i più soccorsi sono stati i tedeschi. Mentre sull'età, la maggior parte degli interventi ha riguardato giovani tra 20 e 30 anni, ma soprattutto persone di mezza età tra i 50 e i 60 anni.

Nel Veronese, le missioni di soccorso sono state 120, di cui 95 eseguite dalla delegazione scaligera delle Prealpi venete e 25 dalla delegazione speleologica di Verona.

Infine, nella presentazione di ieri è stato espresso un pensiero alle vittime della tragedia della Marmolada, dove 11 persone persero la vita e 8 rimasero ferite. E tra le vittime è stato ricordato l'istruttore regionale e guida alpina Paolo Dani.

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