rotate-mobile
Sport Stadio / Piazzale Olimpia

È ancora la "Fatal Verona". L'Hellas strega il Milan allo stadio Bentegodi

I gialloblu si impongono per 3-0 grazie alle reti di Caracciolo, Kean e Bessa, nonostante gli infortuni di Valoti e Cerci arrivati nella prima mezzora. A tempo scaduto poi è arrivata anche l'espulsione di Suso

Solamente mercoledì il risultato era lo stesso ma a parti invertite in Coppa Italia. In campionato invece è stato l'Hellas Verona, nella diciassettesima giornata, ad infliggere un secco 3-0 al Milan allo stadio Bentegodi, rilanciando così la propria corsa alla salvezza

La partita si è dimostrata molto intensa fin dai primi minuti, inaugurata dalla conclusione da fuori di Calabria dopo appena 50'', bloccata senza particolari problemi da Nicolas. I rossoneri hanno preso in mano il gioco fin da subito, cercando di obbligare il Verona nella propria metà campo pressando alti e andando subito alla ricerca del pallone alla fine dell'azione. Anche l'undici di Pecchia però ha mostrato già dall'inizio tutta la propria aggressività, chiudendo bene gli spazi e cercando di "tamponare" ad ogni occasione i portatori di palla di Gattuso. 
Una lotta continua in tutti i settori del campo, che non ha impedito ai gialloblu di proporsi in avanti come al 10', quando il diagonale di Caceres è diventato facile preda per Donnarumma. Dall'altra parte invece, sette minuti dopo, l'estremo difensore scaligero ha prima allontanato un traversone di Suso, che se ne era andato sulla sinistra, e poi ha messo in corner un insidioso tiro a giro d Kalinic dal limite. 
La prima nota dolente della giornata per il club scaligero è arrivata al 22', quando Valoti è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco per quello che è sembrato essere un problema alla schiena, con Bessa che è subentrato al suo posto. Una situazione che sembrava mettere il match un po' più in salita per gli scaligeri, ma al 24' l'imperioso colpo di testa di Caracciolo, servito da un corner di Romulo, non ha lasciato scampo al portiere rossonero e ha portato in vantaggio la formazione di casa. 
Il Milan allora ha cercato di alzare ulteriormente i giri del motore e per un pelo non ha trovato il pari già al 25', quando Kessie è stato colpevolmente lasciato libero di sistemarsi la sfera e calciare dal limite, con Nicolas ancora pronto a dirgli di no. In difficoltà in fase di ripartenza per il pressing avversario, i padroni di casa non hanno comunque rinunciato a ripartire, ma proprio in una di queste situazioni è arrivato il secondo infortunio della giornata: alla mezzora infatti Cerci è stato costretto a lasciare spazio a Kean per un problema muscolare alla coscia sinistra. Alla ricerca di nuovi equilibri dopo due cambi non previsti, la formazione di Pecchia ha rischiato di subire il pareggio al 33', con Montolivo che ha spedito la sfera sopra la traversa dopo una mischia in area, e soprattuto al 37', quando un contropiede ha messo Suso davanti al portiere veronese, che ha respinto il diagonale dello spagnolo, il quale ha poi visto Heurtaux opporsi al suo tentativo di tap in. Nel finale del primo tempo il Verona ha cercato allora di rallentare un po' i ritmi e di far girare la sfera, con il numero 8 rossonero che ci ha provato anche su punizione, trovando però ancora un Nicolas molto attento. 
Nei minuti di recupero invece i protagonisti sono stati la VAR e Orsato: le immagini infatti mostrano Borini rifilare una manata al volto di Ferrari, dopo qualche trattenuta a palla distante. Un fallo di reazione da punire con il cartellino rosso, che peraltro è una delle poche misure per il quale è possibile utilizzare il Video Assistant Referee, ma l'arbitro invece ha offerto una "visione personale" del regolamento, tirando fuori solamente il "giallo" per Borini. Una scelta di difficile spiegazione, sia perché si tratta di un fallo di reazione, sia perché arrivata dopo l'utilizzo della tecnologia: un grave errore che fortunatamente non ha inciso sul risultato finale. 

LA CRONACA E IL TABELLINO DELLA PARTITA

La ripresa ha visto il Milan partire ancora all'attacco e andare subito vicino al gol con Kalinic lanciato in area, la cui conclusione è stata però respinta da Heurtaux. Ritmi alti, lotta senza quartiere e grande aggressività, sono rimasti costanti anche nei secondi quaranticinque minuti,con la formazione di Pecchia che però ha dato l'impressione di poter respingere più agevolmente gli uomini di Gattuso e riproporsi davanti, guidata da un Romulo inesauribile, che con le sue fughe sulla destra ha permesso in più occasioni alla squadra di alzarsi e allentare la pressione. 
Sempre in contropiede, ma sull'altra fascia, è arrivato il raddoppio scaligero al 55': Bessa lanciato da Verde sulla sinistra, ha trovato Kean in area, il quale si è liberato dalla marcatura e con un preciso rasoterra ha superato Donnarumma. 
Il 2-0 ha fatto saltare gli schemi in casa Milan, che ha provato a gettare il cuore oltre l'ostacolo senza avere però la giusta lucidità ed organizzazione. Così al 64' il debole tentativo di Kessie si è spento sul fondo, mentre quattro minuti dopo il sinistro di Suso è stato alzato sopra la traversa dal portiere scaligero. Sempre l'esterno spagnolo al 73' si è reso protagonista di una scorribanda sulla sinistra, per poi servire Kessie in buona posizione e fermato in corner da Caracciolo. Dalla bandierina poi è arrivato il colpo di testa di Bonucci, che lasciato libero di colpire non ha inquadrato la porta. 
Confusionario, non bello e anche un po' sfortunato, il Milan è stato punito per la terza volta al 77', quando Romulo per l'ennesima volta ha preso il volo sulla fascia per servire poi Bessa in area, che di piatto ha messo il pallone dove Donnarrumma proprio non poteva arrivare. L'italobrasiliano subito dopo si è messo in proprio, ma il suo destro da posizione impossibile è stato facilmente bloccato, mentre Caceres all'81' ha anticipato Cutrone in spaccata in area piccola. Nel finale poi i rossoneri sono anche rimasti in dieci per l'espulsione di Suso: dopo aver consultato la VAR infatti, Rocchi ha deciso di punire il giocatore per condotta violenta. 

Dopo la sconfitta arrivata mercoledì in Coppa Italia, l'Hellas Verona ha saputo fornire la miglior reazione possibile sul piano caratteriale, dando battaglia in tutte le zone del campo contro un Milan che fin da subito ha provato ad intimidire con il ritmo i padroni di casa. Nonostante alcuni difetti ancora da limare, come qualche errore difensivo di troppo, la determinazione messa in campo dalla squadra di Pecchia ha fatto la differenza contro un avversario superiore sul piano tecnico. 
Un successo importantissimo per accrescere la fiducia in una rosa che spesso si lascia andare dopo aver subito gol e soprattutto per la classifica. I gialloblu ora sono attesi domenica prossima allo stadio Friuli dall'Udinese, per cercare di allungare la striscia positiva e non interrompere la propria marcia. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

È ancora la "Fatal Verona". L'Hellas strega il Milan allo stadio Bentegodi

VeronaSera è in caricamento