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Vigasio, arriva il dietrofront: tolto il nome Chievo

Per evitare qualsiasi possibile contestazione dopo la diffida arrivata dai curatori fallimentari di Campedelli, la società del presidente Zaffani ha annunciato un ulteriore cambio di denominazione, ritornando così alle origini

Il Vigasio torna alle origini, togliendo la denominazione aggiuntiva Chievo dopo la diffida arrivata da parte dei curatori fallimentari del ChievoVerona.

Questo il comunicato che la società biancazzurra ha rilasciato sui propri canali dopo la nota Ansa divulgata lo scorso 9 giugno:

«La Vigasio SSD è una società che opera ormai da diverso tempo nell'ambito calcistico dilettantistico con l'unico scopo di promuoverne l'aspetto sociale e ricreativo - scrive il presidente, Cristian Zaffani -. Gli ideali della nostra società sono condivisi da Luca Campedelli, che è un amico, e con cui abbiamo ideato un progetto calcistico che vorrebbe, tra le varie cose, promuovere il settore giovanile. Poiché parte dell'attività verrà svolta presso il Bottagisio Sport Center, il nome della nostra società è stato mutato in ChievoVigasio, per sottolineare gli spazi urbanistici entro cui si muove il nostro progetto. La Chievovigasio SSD in nulla si sovrappone all'AC Chievo Verona, realtà calcistica ben distinta da quella di una squadra, come la nostra, che compete a livello dilettantistico e provinciale. Come ben noto, infatti, la nostra società non ha acquisito il marchio Chievo o Chievoverona. Ciò nonostante, al fine di evitare qualsiasi possibile contestazione - conclude -, riteniamo opportuno provvedere ad un nuovo cambio di denominazione, la ChievoVigasio SSD tornerà quindi a chiamarsi Vigasio SSD. Alla nostra realtà non è mai interessata la fama o il clamore mediatico. Porteremo avanti con concretezza il nostro progetto e ciò a prescindere dal nome della nostra società».

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