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Chievo, dalla diffida di Campedelli al cambio nome: nasce l'FC Clivense di Pellissier

Per evitare problemi legali, l'ex capitano gialloblù ha deciso di chiamare diversamente la nuova società: «Vorremmo riuscire a tornare il prima possibile nel calcio professionistico»

È iniziata ufficialmente la storia dell'FC Clivense.

Un nome diverso da quello pensato inizialmente: non sarà più infatti "Chievo 2021", dopo la diffida giunta da Luca Campedelli.

Un duro comunicato che pare non aver minimamente cambiato la voglia di partire della nuova società veronese. Com'era programmato, nella mattinata del 16 settembre si è infatti tenuta la presentazione del Club, utile a illustrare tutte le relative novità. Protagonisti il Presidente Sergio Pellissier, il dirigente Enzo Zanin e l'allenatore Riccardo Allegretti, schierati al tavolo della sala conferenze del Payanini Center di Verona.

A prendere la parola per primo è stato proprio l'ex bomber gialloblù, che ha esordito chiarendo: «Questo è un progetto importante, mi piace sognare in grande e penso sempre al massimo che si può avere dalla vita. Si tratta di una nuova possibilità arrivata solamente per colpa di un momento di difficoltà della squadra che abbiamo tanto amato, e che ci è stata tolta. Volevamo che il nome di quella società potesse continuare nel tempo, era brutto che non ci fosse più all'interno della FIGC. Questo è stato il nostro desiderio. Avremmo voluto partire anche con il settore giovanile, ma purtroppo il tempo era quasi nullo. Abbiamo un anno di tempo per costruirlo, o almeno per cominciare a crearlo al meglio. Vorremmo riuscire a tornare il prima possibile dove il calcio può dare soddisfazione a tutti i tifosi. Partiamo con umiltà dalla Terza Categoria, ma abbiamo grande entusiasmo e tante persone che ci stanno dando una mano. La cosa più importante per noi è costruire una società sana, familiare, che cresce e fa crescere. Questa è la società di tutte le persone che vogliono partecipare».

Ha parlato poi anche il sindaco di Verona Federico Sboarina, che ha voluto fare un "in bocca al lupo" al Club emergente: «È stata un'estate molto calda per quel che riguarda la vicenda Chievo. Ho cercato di fare l’impossibile sull'applicazione dell'ormai famoso articolo 52, ma non è stato possibile. Oggi sono contento di essere qui, perché vuol dire che la storia del Chievo non viene cancellata. Riparte con delle colonne che hanno fatto la storia del Chievo e che adesso si impegnano per continuare sul solco tracciato negli anni scorsi. Mi è stato confermato dalla FIGC che, nel caso in cui ci fosse un progetto serio e importante, si potrà utilizzare la deroga anche il prossimo anno: se ci saranno le condizioni ci sarà quindi la possibilità di fare un salto quadruplo di categoria in un colpo solo».

Mister Allegretti è intervenuto per spiegare il perché della sua scelta: «All'inizio ho parlato di pazzia, e alla fine un pizzico ce n'è. Ma c'è soprattutto ambizione. Ho scelto l'FC Clivense perché credo che l'importante sia lavorare con persone serie, e qui lo sono. Ho deciso quindi di impegnarmi per riuscire a portare nel minor tempo possibile dove merita questa nuova società. Siamo molto concentrati sul nuovo lavoro, a partire dal completamento della rosa. È quella la cosa che ci interessa di più, dato che l'inizio del campionato è imminente».

Durante la conferenza sono stati svelati logo e divise da gara. I colori sociali saranno il bianco e il blu, scelti per la prima maglia. Rimarrà comunque anche il classico gialloblù, visibile sulla seconda. Amaranto, invece, la terza.

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