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Salute

Dall'alcol e fumo in gravidanza alla sicurezza: il quadro sulla salute dei primi 1000 giorni dei bambini veneti

I dati emergono dal “Sistema di Sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino”. «La nostra salute si costruisce da ancor prima di nascere», ha sottolineato l'assessore alla sanità regionale Manuela Lanzarin

Mamme attente in gravidanza, minor consumo di alcol e di fumo, allattamento al seno sopra la media nazionale, attenzione alla Sicurezza del bimbo a casa e in auto. È una fotografia dello spaccato emerso dal “Sistema di Sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino”, promosso dal Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che monitora indicatori chiave per la programmazione sanitaria del percorso nascita e la salute del bambino nei suoi primi 1000 giorni di vita.

«La nostra salute si costruisce da ancor prima di nascere. È un percorso lungo, che parte dalla presa in carico della donna pre concepimento, continua con l’attenzione nel periodo della gravidanza e prosegue con la presa in carico del nuovo nato. Una serie di azioni e di attenzioni che aiutano a garantire che il nuovo individuo cresca in modo sano e armonico. È in questa prima epoca della vita i genitori, operatori sanitari e decisori politici possono investire sul capitale di salute presente e futuro dell’individuo e dell’intera comunità, mettendo in atto azioni di provata efficacia oggetto della rilevazione, quali l’assunzione di acido folico, l’astensione da fumo di tabacco e alcolici durante la gestazione e l’allattamento, l’adesione all’offerta vaccinale, l’allattamento, la posizione corretta in culla, la protezione dall’esposizione agli schermi e la lettura precoce in famiglia», sottolinea l’assessore regionale alla Sanità e Politiche Sociali del Veneto Manuela Lanzarin, commentando la seconda edizione di tale sorveglianza. Un lavoro che ha coinvolto complessivamente 35.550 mamme con la partecipazione di 18 regioni, inclusa la Regione del Veneto con un campione regionale di 1.768 mamme reclutate presso i Centri Vaccinali, con un alto tasso di adesione del 96.6%, in linea con quello nazionale.

I dati veneti

Per quanto riguarda i dati veneti, poco più del 40% delle mamme che hanno risposto ai quesiti, aveva dai 35 anni anni in su (44.0%) e circa 1 su 10 era di cittadinanza straniera (11.4%), in linea con la media nazionale. Rispetto alla media nazionale, era più bassa la quota di mamme con titolo che non va oltre la licenza media (9.3% vs. 14.7%) e minore la percentuale di chi riferiva difficoltà economiche (27.4% 34.5%). Il 57,4% era primipara, con dato simile alla media nazionale (54.2%), e di queste il 77,9% aveva partecipato a un Corso di Accompagnamento alla Nascita, con una quota maggiore della media nazionale (61.2%).

«Va sottolineato che per le mamme straniere che non conoscono la lingua italiana, la Regione del Veneto ha prodotto materiale informativo disponibile in multilingua per promuovere determinanti di salute precoce, nell’ambito in particolare del programma regionale GenitoriPiù – sottolinea l’assessore alla Sanità –. Va anche sottolineata l’alta adesione ai Corsi di Accompagnamento alla Nascita, che sono un’importante opportunità di salute per la mamma e per il suo bambino, in cui investire efficacemente per la promozione degli stili di vita sani dell’intera famiglia. Così come l’adesione all’assunzione dell’acido folico durante la gravidanza, che supera il 95,3% delle mamme, riflette il grande impegno profuso con la campagna di comunicazione regionale sui determinanti di salute precoce, che includono all’attenzione alla salute preconcezionale, incardinata all’interno del Programma regionale GenitoriPiù».

Fumo e gravidanza

Buono anche il dato dell’uso del fumo una gravidanza, il 3.5% delle mamme ha dichiarato di aver fumato in gravidanza, percentuale che è quasi la metà della media nazionale (6.4%).
Le donne riprendono a fumare allontanandosi dalla data del parto, in linea con il trend nazionale. La quota di fumatrici al momento dell’intervista passa dal 7.4% nelle mamme di bambini di 2-5 mesi a 11.7% in quelle di 11-15 mesi. Tale trend in aumento è rilevato anche dalla media nazionale (da 12.3% a 15.9%).

Il 30% dei bambini è ancora esposto a fumo passivo a causa della presenza di madre e/o altra persona convivente fumatrice, anche se tale valore è comunque tra i più bassi in Italia (la media nazionale è il 38%).

Future mamme e alcol

Per quanto riguarda invece l’assunzione di alcol in gravidanza, la media in Veneto è in linea con quella nazionale. Il 18,9% delle mamme ha dichiarato di aver consumato bevande alcoliche almeno 1-2 volte al mese, in linea con la media nazionale (18,6%), pur essendo il Veneto una Regione caratterizzata ad un maggior consumo di bevande alcoliche rispetto alla media italiana.

La quota di chi ha consumato bevande alcoliche almeno 3-4 volte negli ultimi 30 giorni tra le mamme che allattano aumenta con l’allontanarsi del momento dal parto (da 9.9% nelle mamme di bambini di 2-5 mesi a 11.3% in quelle di 11-15 mesi), con valori simili a quelli rilevati dalla media del pool delle Regioni (in cui si passa da 9.0 a 12.3%).

«Il dato riflette l'attività importante di formazione e sensibilizzazione rivolta al personale ostetrico nell’ambito del Programma "Mamme Più. Guadagnare Salute in gravidanza”, oltre che l’impegno profuso con la campagna di comunicazione regionale sui determinanti di salute precoce incardinata all’interno del Programma regionale GenitoriPiù – evidenzia Lanzarin –. Come è positivo il dato relativo all’allattamento al seno dove la quota di bambini riferiti come “mai allattati al seno” è il 10.8%, più bassa della media nazionale (13%). Come Regione promuoviamo l’allattamento e in particolare abbiamo supportato l’adesione delle strutture ospedaliere del territorio alla Rete OMS UNICEF Ospedali Amici del Bambino (attraverso la formalizzazione di un Protocollo di Intesa), che promuove e sostiene l’allattamento. Anche questo dato riflette il grande impegno profuso con la campagna di comunicazione regionale sui determinanti di salute precoce incardinata all’interno del Programma regionale GenitoriPiù».

Allattamento al seno

In Veneto il 53,3% dei bambini di 2-3 mesi è allattato al seno in modo esclusivo, mentre la quota si riduce al 41,6 % al 4°-5° mese. Questi dati sono sensibilmente migliori rispetto alla media nazionale, sia in termini di percentuale che di riduzione del tasso di allattamento nel tempo (da 46.7% a 30%).

La sicurezza

Per quanto riguarda la sicurezza va segnalato come la quota di mamme che ha riferito di essere ricorsa a personale sanitario (pediatra, altro medico o pronto soccorso) per incidenti domestici del figlio è stata pari all’11.3%, inferiore alla media nazionale (12,4%).

«Anche in questo caso son stati promosse campagne di comunicazione regionale sui determinanti di salute precoce, fornendo indicazioni per la prevenzione di cadute, ferite, ustioni, avvelenamento, annegamento, soffocamento – aggiunge l’assessore –. Così come la promozione della sicurezza negli ambienti di vita è oggetto di uno specifico programma del Piano Regionale Prevenzione 2020-2025 e parte integrante delle azioni previste da altri Programmi del Piano che agiscono sui diversi setting di vita, in particolare le scuole».

Bimbi sicuri anche in auto. Solo lo 0.6% delle mamme riferisce di non usare il seggiolino, mentre per circa un terzo (29,0%) risulta difficoltoso l’uso del seggiolino. Il 19.7% delle mamme di bambini da 2-5 mesi ha riferito difficoltà nel far stare il bambino seduto ed allacciato al seggiolino, in linea con la media nazionale (19.3%). Al crescere dell’età del bambino, aumenta la quota di chi riferisce tale difficoltà (37.2% per le mamme di bambini di 11-15 mesi), come registrato in tutte le altre Regioni.

Nei Programmi regionali GenitoriPiù e "Mamme Più Guadagnare Salute in Gravidanza” è stata inclusa anche la produzione di video-tutorial e altro materiale informativo-comunicativo. La promozione della sicurezza stradale è poi oggetto di uno specifico programma del Piano Regionale Prevenzione 2020-2025 e parte integrante delle azioni previste da altri Programmi del Piano che agiscono sui diversi setting di vita, in particolare le scuole.

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