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Damilano insegna il fitwalking per prevenire le malattie croniche tipiche delle aree urbane

Si tratta di una tecnica di camminata veloce ideata dal campione olimpico, che aiuta a prevenire patologie come il diabete, la quale verrà presentata il 20 ottobre centro sportivo Payanini

Si terrà la mattina di venerdì 20 ottobre, al centro sportivo Payanini, "Walking Friends 3.0", un’iniziativa, organizzata dall'Associazione Diabetici Verona con il supporto dei medici diabetologi dell'AOUI di Verona, aperta a tutti i cittadini. L’obiettivo è insegnare il fitwalking, una tecnica di camminata veloce ideata dal campione olimpico Maurizio Damilano, che aiuta a prevenire le malattie croniche tipiche degli ambiti urbani, fra cui il diabete.
Alla conferenza stampa erano presenti: il dottor Callisto Marco Bravi, direttore generale AOUI; il professor Giacomo Zoppini, direttore f.f. UOC Diabetologia; il dottor Carlo Negri, medico diabetologo AOUI e referente del progetto Walking Friends 3.0; Maurizio Damilano campione olimpico e insegnante del corso (in collegamento da remoto); Davide Caldelli, presidente Associazione Diabetici Verona; la dottoressa Annamaria Molino, referente per il Comune di Verona del progetto Città sane OMS.

Maurizio Damilano, pluricampione di marcia, oro olimpico a Mosca 1980 e due volte mondiale nella 20 km (Roma 1987 e Tokyo 1991), formerà e insegnerà al gruppo di camminatori la tecnica di camminata che garantisce il massimo beneficio fisico a chi la pratica. L’iniziativa fa parte del programma europeo Cities changing diabetes e avrà sei tappe in Italia (2 al nord, due al centro e due al sud), quella di Verona è l’unica del Triveneto, realizzata con il sostegno di NovoNordisk e il patrocinio di Ulss9 e Comune di Verona.

Il progetto Walking Friends 3.0 vuole promuovere la nascita di gruppi di cammino, in particolare per i diabetici ma non solamente per loro, con lo scopo di sensibilizzare gli amministratori delle grandi città a trovare spazi adeguati per le camminate, a tutto vantaggio del benessere fisico dei cittadini. Il progetto affronta i determinanti sociali e culturali che possono aumentare le malattie croniche in ambito urbano, attraverso l’analisi e lo studio delle vulnerabilità delle persone e delle comunità che vivono nei differenti contesti urbani per cercare azioni concrete che possano stimolare stili di vita sani. In Italia è stato lanciato lo scorso anno.

«Sono due le parole importanti, e cioè "Vivo bene" - ha detto il dg di AOUI Callisto Bravi -. Si tratta della campagna di prevenzione della Regione che mira a diffondere corretti stili di vita per mantenere in salute la comunità. Questa iniziativa Aoui si inserisce in questo contesto e offre un’occasione in più ai veronesi di prevenzione delle patologie. Il diabete, si sa, trae giovamento dell’attività fisica, ma il fitwalking del campione Damilano è utile per tutti e a tutte le età».

Maurizio Damilano ha poi aggiunto: «Il fitwalking è una attività che possono fare tutti perché parte dal nostro normale camminare, basta solamente accentuare i vari movimenti. Il piede è l'elemento più importante perché, oltre a determinare il ritmo della camminata, detta anche i tempi di esecuzione degli altri movimenti, con un ruolo determinante delle braccia. L'obiettivo principale non è tanto la tecnica, quanto imparare a utilizzare al meglio i movimenti per una buona camminata. Sicuramente l'esercizio fisico è fondamentali mantenersi in salute». 

Davide Caldelli, presidente associazione Diabetici Verona, si è così espresso: «Il nome della nostra associazione è di per sé stesso una bandiera che lascia poco spazio ad interpretazioni. La nostra mission è di essere riferimento sul territorio veronese per coloro che, direttamente o indirettamente, si trovano ad affrontare la patologia diabetica, dei loro familiari e di coloro che li assistono e li supportano. L’attività si estrinseca anche attraverso una corretta informazione e formazione, attività sociali e promozione di stili di vita salutari, anche a supporto ed in coordinamento con personale medico specializzato».

«Conosciamo, ormai da molti anni, i benefici dell’attività fisica su molteplici aspetti dell’organismo. Noi in particolare, occupandoci di metabolismo, sappiamo che l’attività fisica incide profondamente sul diabete mellito, sui livelli di glicemia, sulla pressione arteriosa e sui lipidi. Quindi siamo impegnati effettivamente a far si che questa informazione si diffonda, non solo sui pazienti diabetici ma su tutta la popolazione e cerchiamo di stimolare ovviamente affinché la mettano in pratica», ha concluso il dottor Carlo Negri. 

FITWALKING - Consiste in una camminata veloce che tutti possono fare a seconda dell’età e delle condizioni fisiche, basta solo accentuare i normali gesti. I piedi sono il fulcro principale dell’attività, che si muovono a tampone e cioè partendo dal tallone per appoggiare la pianta e fare leva sulla punta. Per aumentare la falcata e la frequenza è importante rendere attive anche le braccia. Che possono stare distese lungo il corpo oppure con il gomito piegato, l’importante è che oscillino per seguire il movimento del piede e dare così ampiezza alla falcata. Anche la postura generale è importante (busto eretto, sguardo in avanti e collo non rigido) perché evita dolori alle ginocchia, anche e schiena.

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