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Elezioni Centro storico / Piazza Bra

Elezioni a Verona, trovato l'accordo: la Lega appoggia lo "Sboarina-bis"

Il Carroccio sosterrà il sindaco uscente nella tornata elettorale di quest'anno, dopo il passo indietro arrivato da Forza Italia nei giorni scorsi. Con il primo cittadino ci saranno anche Fratelli d'Italia (partito di cui è esponente), Battiti e Verona Domani

«Proseguono gli incontri serrati tra gli alleati per definire gli ultimi approfondimenti sul programma comune. In un clima disteso e propositivo stiamo lavorando sui temi più importanti della città che saranno i punti fondamentali del programma della coalizione.Tra gli argomenti più rilevanti lo sviluppo strategico delle infrastrutture, sul quale oggi c’è stato un confronto presso la sede provinciale della Lega di Verona anche con la vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti a conferma di una sempre più stretta e necessaria collaborazione con la Regione Veneto». Un breve comunicato quello diffuso dalla sezione scaligera della Lega, sull'incontro che ha visto presenti il sindaco di Verona Federico Sboarina (esponente di Fratelli d'Italia), Federico Bricolo (responsabile elettorale Lega Verona), Nicolò Zavarise (commissario provinciale Lega Verona), Ciro Maschio (coordinatore Fratelli d’Italia Verona) e Matteo Gasparato (coordinatore Battiti Verona Domani). 
Dopo il "No" di Forza Italia (arrivato dal leader regionale, ma la decisione finale spetterà ai vertici nazionali), arriva il sostegno del Carroccio alla ricandidatura del primo cittadino uscente del capoluogo scaligero. Sostegno confermato anche dal segretario federale Matteo Salvini durante la trasmissione Porta a Porta. 
Oltre alla lista Battiti e Fratelli d'Italia, Sboarina in vista della prossima tornata elettorale potrà dunque contare anche sull'appoggio della Lega e Verona Domani. 

Il commento delle opposizioni

«Colpo di scena e cala (forse) il sipario su una delle più avvincenti telenovele degli ultimi anni. Dopo essersi tanto odiati, dopo essersi fatti mille dispetti, scambiati dichiarazioni al vetriolo, ecco che rancori e dissidi tra Sboarina e la Lega vengono improvvisamente messi da parte. Zavarise ingoierà il “rospo” della ricandidatura del Sindaco uscente, un po’ come (ci scuserà il Presidente per il parallelismo) Comencini pochi giorni fa ha dovuto fare buon viso cattivo gioco votando per la rielezione di Mattarella contro il quale aveva fatto in passato fuoco e fiamme.
Ma che cosa è successo? Lega e Fratelli d’Italia si saranno accordati su come rimediare ai tanti errori e fallimenti accumulati in questi ultimi 5 anni? Avranno nuove idee su come rilanciare la città? Niente di tutto questo. A fare cambiare idea agli irriducibili contestatori del Sindaco (che quando ci mettono sono molto più cattivi del centrosinistra) è stata la voce del padrone Salvini - alla faccia dell’autonomia della Lega veronese - nonché un nuovo accordo sulla spartizione delle poltrone. Nel frattempo, i problemi della città (mobilità, viabilità, cultura, urbanistica) restano sullo sfondo, irrisolti», questo il commento di Michele Bertucco, consigliere comunale per Verona e Sinistra in Comune, sull'accordo raggiunto, con il centrodestra che potrebbe dunque presentarsi diviso alle urne. 

Queste invece le parole di Federico Benini, capogruppo comunale per il Partito Democratico a Verona: «L’accordo tra Lega e Fratelli d’Italia sulla ricandidatura di Sboarina non ricompatta il centrodestra ma solo la sua parte più estrema. Allo stato Sboarina è sostenuto soltanto dalle forze che in Europa strizzano l’occhio ad Orban, Le Pen e alla estrema destra spagnola, e che a livello nazionale sono i maggiori esponenti del populismo illiberale e nazionalista italiano. Il gruppo dirigente veronese di Forza Italia ha già preso le distanze da questa alleanza estremista mentre a chi descrive Verona Domani come una forza moderata faccio notare che i suoi referenti a livello regionale e nazionale sono tutti di Fratelli d’Italia, partito dal quale è transitato lo stesso Casali.
Per il centrosinistra la sfida ora diventa ancora più vitale. Una città moderata come Verona non può permettersi 5 anni dì estremismi. Prova ne sia che Sboarina non si è nemmeno scomodato a condannare l’aggressione di Veronetta ad opera di un gruppetto di giovani neo-fascisti».

L'accordo

Sul Corriere di Verona infine, Martina Zambon traccia un bilancio del patto stipulato. Per la riconferma di Sboarina, la Lega avrebbe ottenuto l'eventuale posto di vicesindaco per Roberto Mantovanelli e cinque assessorati. 

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