rotate-mobile
Meteo

È l'inverno più caldo di sempre e ora sul Veneto sono in arrivo nuove precipitazioni

Edoardo Ferrare e Lorenzo Badellino, meteorologi di 3BMeteo. com, ci spiegano l'attuale situazione climatica e le previsioni per i prossimi giorni

Come era ipotizzabile l'inverno appena trascorso è risultato il più caldo dal 1800 sull'Italia, ossia da quando si effettuano le registrazioni. «Colpisce soprattutto l'anomalia termica complessiva di questo inverno, che secondo le elaborazioni dell'Isac-Cnr è risultato di ben 2.19°C sopra la media trentennale 1991-2020, che già di per sé è una media più alta rispetto a quella calcolata nei decenni precedenti». Spiega il meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara che prosegue: «Si tratta di un valore davvero significativo se si pensa che è mediato su tutto il territorio nazionale e per tre mesi (dal 1 dicembre al 29 febbraio, quando si è concluso l'inverno meteorologico). Se consideriamo solamente febbraio 2024, l'anomalia sale a ben +3.09°C, risultando il più caldo mai registrato, tutto questo nonostante l'ultima decade del mese abbia visto frequenti episodi piovosi».

ANTICICLONI AFRICANI E PERENNE AUTUNNO - «Questa situazione è stata esasperata dalla frequente invadenza degli anticicloni subtropicali su Mediterraneo, ovest Europa e quindi anche Italia soprattutto tra dicembre e gennaio - prosegue Ferrara - che hanno pilotato masse d'aria eccezionalmente calde per il periodo a più riprese. Le anomalie termiche si sono fatte sentire in pianura, ma soprattutto in quota, con gli zeri termici che in più occasioni hanno superato i 3000-3500 metri di altezza, praticamente come in estate. Pochi gli spunti piovosi fino al 20 febbraio, data dopo la quale le cose sono cambiate radicalmente con lo smantellamento dell'anticiclone e l'arrivo in serie delle perturbazioni atlantiche. Perturbazioni che hanno portato preziose piogge, ma in un contesto termico ancora spesso sopra la media, dalle caratteristiche praticamente autunnali. Ne sono testimonianza i surplus pluviometrici che al Nord sono più tipici di ottobre e novembre: in alcuni casi si sono già superati i 300-400 millimetri da inizio anno, ben oltre quella che dovrebbe essere la media del bimestre gennaio-febbraio. Ad esempio a Milano sono caduti anche oltre 300 millimetri di pioggia a fronte di una media attestata intorno ai 105-110 millimetri, quindi tre volte tanto (il contributo pluviometrico maggiore peraltro è arrivato solo a febbraio). Questo fatto in parte tradisce anche la presenza di maggiore energia a disposizione delle perturbazioni proprio per via delle temperature più elevate. È nevicato e anche tanto sulle Alpi, ma in genere solo dalle quote medie con scarsi se non nulli episodi nevosi a quote collinari, contestualmente ad una rapida fusione del manto nevoso in concomitanza della cessazione delle precipitazioni fin verso i 1400-1600 metri».

Previsioni del tempo: Veneto e Verona

«Una profonda e vasta depressione atlantica si impossesserà del Mediterraneo tra venerdì e il weekend, pilotando due perturbazioni anche piuttosto intense che attraverseranno il Veneto». È Lorenzo Badellino, meteorologo di 3BMeteo.com, a fornirci le previsioni per i prossimi giorni.
«La prima entrerà in azione già nella serata di venerdì, con piogge in intensificazione da ovest. Tornerà a nevicare sulle Alpi, a partire mediamente dagli 800/900 metri. Nella notte di sabato la perturbazione entrerà nel vivo e darà luogo a piogge e rovesci diffusi, che però inizieranno ad attenuarsi già in mattinata. In giornata è prevista anche qualche schiarita, ma a breve distanza seguirà la seconda perturbazione, più intensa della precedente. Questa comporterà una domenica di prevalente maltempo con piogge in rapida propagazione da ovest ad est, accompagnate da qualche temporale e da nevicate sulle Alpi oltre gli 800/1000 metri, con accumuli di circa 20/30 centimetri oltre i 1500 metri sul Bellunese. In pianura sono attesi accumuli pluviometrici, nell’arco della giornata, fino a 10/15 millimetri sulla provincia di Venezia, 15/20 millimetri su quella di Verona, 20 millimetri su quella di Padova, 25 millimetri su quella di Treviso, 45/50 millimetri su quella di Vicenza. È previsto inoltre un rialzo della marea, fino a 115 centimetri domenica mattina. In serata la perturbazione si allontanerà verso est e i fenomeni si attenueranno, fino a cessare nella notte di lunedì. Tempo ancora a tratti instabile è atteso però all’inizio della prossima settimana, in miglioramento da mercoledì».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

È l'inverno più caldo di sempre e ora sul Veneto sono in arrivo nuove precipitazioni

VeronaSera è in caricamento