Visita guidata: "La basilica dell'esorcista"
Il Diavolo è in facciata e sopra l’ingresso, i demoni sono sul portale: all’interno le unghiate rabbiose di Satana, assieme ad altri simboli del Maligno… Elegante ad una prima occhiata, inquietantissima alla seconda. Non è caso è la basilica dedicata ad un santo che fu esorcista: il più grande del suo tempo. Ma San Zeno fu molto più di una chiesa. Fu il centro direzionale di uno dei monasteri più potenti del nord-est, un’abbazia-fortezza, un porto commerciale, foresteria per pii pellegrini e albergo per imperatori scomunicati, scriptorium, biblioteca…E oggi non è solo la chiesa che custodisce il capolavoro di Mantegna e un portale di bronzo unico in Italia.
È anche una raccolta di tanti capolavori di artisti ignoti, di graffiti che raccontano Verona, è un riassunto della Storia veronese e veneta. San Zeno nasconde anche un clamoroso falso, sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno conosce: un reperto “medioevale” scolpito pochi anni fa, ammirato e creduto autentico dai visitatori. Ma è un falso. E’ la chiesa che suggerì a Barbarani “lassa che i zuga”, che ispirò a Carducci la leggenda di Re Teodorico, è la chiesa che battezzò la nascita del più antico carnevale d’Italia e degli gnocchi, è il luogo dove fu rapito San Pietro, restituito San Zeno, sepolto un Re, parcheggiato il Carroccio.
Potremmo continuare…e lo faremo domenica 26 febbraio alle ore 15. Costo della visita: 10 euro incluso il noleggio delle radioguide ed eventuale biglietto di ingresso per i non residenti nella diocesi. Incontro in piazza San Zeno, davanti alla facciata. Prenotazione obbligatoria per mail info@infoverona.it o whatsapp 329 3123991.