rotate-mobile
Economia

Fumata nera per Unioncamere, ma Bianchi in pole

Al numero uno della Camera di Commercio veronese toccherebbe il turno da presidente

L’anno nuovo comincia in trepidazione per l’economia veronese e veneta. Sul piatto ci sono le decisioni sul rafforzamento del Banco Popolare da parte della Fondazione Cariverona, auspicato anche dal sindaco Falvio Tosi (che già rilancia un eventuale ingresso dell’ente nella Popolare di Vicenza), e dell’elezione del nuovo presidente di Unioncamere Veneto, per coprire il posto vacante lasciato dalle dimissioni anticipate del trevigiano Federico Tessari.

Nonostante la difficoltà nel trovare una convergenza durante l’assemblea che si è svolta ieri, a Venezia, si ventila l’ipotesi che ad occupare la poltrona da numero uno sia Alessandro Bianchi, già presidente della Camera di Commercio di Verona. Sembrerebbe, anzi, più di un’ipotesi, dato che in base al principio di rotazione al vertice, stabilito nel 2003 per ovviare alle discussioni ad ogni cambio di presidente, la guida toccherebbe, stavolta, ad un veronese. Bianchi, appunto. Ma la stessa validità dell’accordo sarebbe stata messa in discussione dalle varie realtà provinciali, proponendo prima il nome del padovano Roberto Furlan e il vicentino Vittorio Mincato. Sulla nomina di Bianchi, ovviamente, si è espresso favorevolissimo lo stesso Tosi, puntando sulla necessità di “mantenere gli accordi presi sette anni fa. Tocca ad un veronese”. Per ora fumata nera, quindi. L’assemblea di Unioncamere ha dato mandato al vice presidente vicario Giuseppe Fedalto, della Camera di Commercio di Venezia, di riconvocarla appena avrà accertato il formarsi di un consenso adeguato sulla persona chiamata a presiedere l’Unioncamere del Veneto in un periodo molto denso di impegni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fumata nera per Unioncamere, ma Bianchi in pole

VeronaSera è in caricamento