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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Marmomac, inaugurata nel ricordo di Napolitano l'edizione più internazionale di sempre

Il 57° internazionale di riferimento per la filiera della pietra naturale ha aperto i battenti, per concludersi venerdì 29 settembre

«Marmomac rappresenta una splendida occasione per raccontare ancora una volta la bellezza che, grazie alla maestria e all’impegno delle nostre imprese, può sprigionarsi dalla pietra: eccellenza che raggiunge ogni parte del mondo». Così, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel messaggio inviato martedì in apertura della 57ª edizione di Marmomac, la manifestazione internazionale di riferimento per la filiera della pietra naturale, in programma alla fiera di Verona dal 26 al 29 settembre.

Il salone di Veronafiere si apre nel segno di un’internazionalità record, che altre poche rassegne business possono vantare. A Marmomac 2023, infatti, su 1.507 aziende espositrici presenti, il 68,5% proviene dall’estero, da 54 nazioni, mentre gli oltre 50 mila operatori professionali attesi, si sono accreditati da più di 140 paesi. Un risultato frutto degli investimenti di Veronafiere, insieme a ITA-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine, sul fronte delle iniziative per favorire l’incoming di top buyer, architetti e designer stranieri da paesi target quali Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, Cile, Colombia, Messico, Paraguay, Perù, Uruguay, India, Cina, Regno Unito, Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Kenya, Mozambico Malesia e Myanmar.

In fiera, per quattro giornate, è rappresentato ogni segmento commerciale dell’industria litica: blocchi e pietra grezza, tecnologie e attrezzature per l’estrazione e la lavorazione dei materiali, utensili, prodotti chimici e servizi.
«La pietra naturale qui a Marmomac è sotto ogni aspetto campione d’internazionalità – ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –. E questa è un’ottima notizia per un settore che, in Italia, esporta il 70% della produzione e rappresenta lo stato dell’arte sia a livello di prodotti finiti che di tecnologie per la lavorazione, in grado di unire la tradizione con l’innovazione, grazie a imprenditori con una lunga storia aziendale alle spalle, che investono nella ricerca e nello sviluppo, lavorano a fianco di designer e architetti visionari».

La filiera tecno-marmifera italiana, secondo i dati del centro studi di Confindustria Marmomacchine, conta più di 3.200 aziende e 34.000 addetti, un fatturato di 4,5 miliardi di euro, un valore delle esportazioni di 3,2 miliardi di euro, con un saldo commerciale annuo attivo di quasi 2,8 miliardi.
Numeri che confermano il comparto tra le eccellenze dell'industria del Paese del quale Marmomac è un brand-bandiera in cui il sistema-marmo italiano può riconoscersi e presentarsi unito sui mercati.

E a sostegno del settore è arrivato anche l’impegno del Governo: «Con il DDL Made in Italy che sta ultimando il suo iter parlamentare – ha fatto sapere il ministro Urso –, abbiamo già previsto numerose misure per presidiare le nostre produzioni sia attraverso il rafforzamento delle competenze, sia attraverso strumenti di accompagnamento e tutela sui mercati internazionali».

Martedì mattina, nel rispetto del lutto nazionale per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, in luogo della tradizionale cerimonia con taglio del nastro, si è tenuto un breve momento di apertura in cui il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ha ricordato la visita dell’ex Capo dello Stato a Veronafiere nel 2010, in occasione della 44ª edizione di Vinitaly. Hanno preso parte all’evento, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il presidente della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini, il presidente di ITA-Italian Trade Agency, Matteo Zoppas, il presidente di Confindustria Marmomacchine, Federico Fraccaroli, il presidente onorario di Confindustria Marmomacchine, Flavio Marabelli, il senatore e vicepresidente di Veronafiere, Matteo Gelmetti, l’europarlamentare Paolo Borchia e l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese.

Sostenibilità: Verona Stone District e ARB SBPA insieme

In occasione di Marmomac 2023, Verona Stone District, il distretto industriale veneto del marmo e della pietra, e ARB SBPA, Pmi e società benefit per azioni, annunciano l’avvio di un accordo di partnership strategica per la promozione e la valorizzazione dei temi della sostenibilità tra le imprese
Grazie a questa collaborazione, le aziende che aderiscono al Verona Stone District potranno beneficiare del supporto di ARB SBpA per l’analisi e la valorizzazione di tutti gli aspetti della sostenibilità, per soddisfare le crescenti aspettative di clienti e investitori in questo ambito.

Con oltre 20 anni di storia, Verona Stone District è il distretto industriale che riunisce circa 734 aziende venete del settore lapideo per un totale di 5500 addetti. Il distretto contribuisce all’export delle pietre lavorate per un ammontare di vendite che nel 2022 ha superato i 564 milioni di euro. ARB SBPA si contraddistingue nel panorama italiano come partner di riferimento per lo sviluppo di progetti di sostenibilità per le imprese. La sua fondatrice Ada Rosa Balzan è infatti considerata tra i massimi esperti italiani di sostenibilità, è docente e coordinatrice scientifica in varie università e business school (Università Cattolica, La Sapienza, 24Ore Business School, Fondazione Cuoa, Accademia Symposium) e ricopre altri incarichi di rilievo tra cui quello di Responsabile Nazionale di Sostenibilità in Federturismo Confindustria.

Filiberto Semenzin, Presidente di Verona Stone District, ha commentato: «I temi della sostenibilità e del bilancio sostenibile saranno sempre di più al centro delle attività legate all’ESG ed al “rating di sostenibilità”. Le novità introdotte dovranno essere affrontate dalle nostre aziende, anche perché, nelle analisi già da oggi, ed ancora più nell’immediato futuro, questi temi saranno al centro di qualsiasi tipo di valutazione. Prepararsi ad essere allineati con queste novità significa dimostrare efficienza e sintonia con il passo che sta prendendo il mercato. In questo come Distretto riteniamo, avvalendoci di professionalità riconosciute, di offrire un servizio importante alle imprese».

Ada Rosa Balzan, Founder e CEO di ARB, ha poi conclusi: «Sono felice di poter dare un contributo a un settore così importante per il territorio. La sostenibilità è un must have anche per questo comparto, che necessita misurazioni, dati ed evidenze sulla gestione dei temi ESG. Per questo metteremo a disposizione competenze, strumenti ed esperienza di ARB per accompagnare le aziende del distretto».

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