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Violenza sulle donne, già 4 vittime accolte nella stanza per l'ascolto in questura: scattati i provvedimenti

La struttura dedicata all’ascolto protetto di vittime di violenza o atti persecutori è stata inaugurata solamente lo scorso 27 novembre. Il questore ha potuto emettere 4 avvisi orali per codice rosso, 2 ammonimenti per atti persecutori ed un ammonimento per violenza domestica

Sono già 4 le donne ricevute dagli specialisti della Polizia di Stato nella stanza per l’ascolto protetto di vittime di violenza o atti persecutori: una struttura con caratteristiche di comfort e accoglienza inaugurata in questura lo scorso 27 novembre, grazie ad un progetto di partenariato con il Club Soroptimist che, attraverso le sue socie, garantisce un’eccezionale collaborazione con le istituzioni (e con le questure in particolare) e fornisce un importante aiuto alle donne, consentendo di ricorrere a provvedimenti di carattere preventivo già dalle prime avvisaglie di violenza o persecuzione.

Grazie alle operazioni di ascolto, il questore ha potuto emettere 4 avvisi orali per codice rosso, 2 ammonimenti per atti persecutori ed un ammonimento per violenza domestica.

L’attenzione da parte delle donne e degli uomini della Polizia di Stato per questi odiosi reati è altissima, anche perché continuano a verificarsi episodi, talvolta gravi, che richiedono indagini accurate, a seguito delle quali possono essere emessi i provvedimenti cautelari da parte dell’autorità giudiziaria.
Solo negli ultimi 20 giorni, il personale della locale Squadra Mobile ha eseguito una misura degli arresti domiciliari a seguito di violazione del divieto di avvicinamento, ha dato esecuzione ad un divieto di avvicinamento per atti persecutori, ad un divieto di avvicinamento per maltrattamenti contro familiari o conviventi e per lesioni personali aggravate e ad una custodia cautelare in carcere per atti persecutori e violazione di domicilio.

Un dato oggettivo che conferma l’esigenza sempre più attuale di mettere in campo iniziative culturali che muovano soprattutto in direzione dei giovani, che puntino a nuove prospettive di relazione uomo-donna ispirate alla logica del rispetto. Ciò affinché i ragazzi possano comprendere il potere della gentilezza ed imparare a declinarlo in ambito familiare e sociale. In questa direzione si muovono non solo il progetto #sceglilastradaGIUSTA che la questura sta diffondendo su tutto il territorio e che ha già interessato 5 istituti scolastici delle scuole secondarie di primo grado, ma anche i numerosi momenti di riflessione con adolescenti liceali che, insieme ai loro dirigenti scolastici e professori, hanno dimostrato, in più occasioni, una grande disponibilità a ricevere strumenti di gestione dei propri comportamenti e di relazione con gli altri.

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